L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che il Bari giocherà contro il Palermo con il San Nicola vestito a festa per la promozione in B.
Li chiama a raccolta, dal primo all’ultimo, dal più stanco al più fresco. Perchè domani sera il cuore dei tifosi si gonfia, il San Nicola farà il pieno (per quel che si può, facciamo 30mila?) per la grande festa del ritorno in Serie B. Davanti c’è una squadra giovane e ambiziosa da affrontare, il Palermo che vorrebbe fargli un’altra festa e conquistare tre punti che valgono oro in chiave playoff. Con Michele Mignani non si scherza. «Ci sono ancora punti in palio – dice – e queste sono partite vere. Ci siamo preparati bene anche questa settimana. Vogliamo che l’ultima di campionato sia in tutti i sensi una grande festa, provando a vincere. Il Palermo ha bisogno di punti, ma ce la metteremo tutta per dare un’altra soddisfazione ai nostri tifosi». Il tecnico ligure ha voluto per l’ultima partita dell’anno la presenza di tutto il suo staff ai lati. «E’ giusto condividere con loro il lavoro di un anno intero. All’inizio si pensava che fossimo una squadra vecchia, ma sotto il profilo della corsa nessuno ci ha superati. Nel calcio moderno la componente atletica è fondamentale. Tutti meritano la riconferma».
Mignani con quella faccia un pò così, quell’espressione un po’ così da perfetto figlio di Genova. Ma non paragonatelo a Pioli come ha fatto Polito. «E’ un raffronto che non regge, lui è al vertice del calcio italiano. Possiamo solo assomigliarci. E’ stato mio allenatore a Grosseto, ho preso diversi spunti da lui. Ognuno ha le sue idee il suo modo di essere. Fa piacere essergli accostato ma ci corre tanta strada. Ibrahimovic? Farò una chiamata a Pioli per capire come gestirlo».
C’è solo da pensare ai più adatti per questa sfida . «E’ una partita che vogliamo onorare fino in fondo. Tutti vorrebbero giocare, qualcuno si “incazzerà” ma ho undici titolari e cinque cambi. C’è chi starà fuori. I dubbi non mancano per tanti motivi. Mi piacerebbe concedere a tutti la possibilità di giocare almeno uno spezzone nell’ultima di campionato. Recentemente siamo diventati più solidi, prendiamo meno gol ma ne facciamo anche meno. Penso che dovrermmo concretizzare di più per tutta la mole di gioco che produciamo. La squadra ha acquisito sicurezza nel palleggio, dobbiamo imparare a essere più concreti nella finalizzazione».