Massimo Coda, in un’intervista a cronachedispogliatoio.it, si è espresso sul club in cui attualmente milita, la Cremonese, e sul campionato cadetto.
Di seguito le sue parole:
«La Tripletta a Buffon è un ricordo bellissimo, ero in campo mi sembrava un sogno. Dicevo ai compagni datemi un pizzico perché non può essere vero. Quella partita è stata totalmente a senso unico e infatti finì 4-0 già nel primo tempo». E se vi state chiedendo in che modo si festeggi una giornata come quella: «Quella sera, manco a farlo apposta, tutta la mia famiglia era lì, quindi ho festeggiato con loro. Il pallone della tripletta l’ho regalato a mio padre che era felicissimo, piange ancora quando lo vede. Ci sono tanti ragazzi giovani e bravi. C’è Collocolo che mi piace tanto. Quagliata che è uno degli esterni più interessanti e poi c’è Zanimacchia, che però è già più una certezza».
«A mia moglie avevo detto: ‘Hai visto, non cambiamo nemmeno casa ci spostiamo alla Samp’. Ho pensato: ‘È fatta’. Poi all’improvviso il direttore della Cremonese Giacchetta ha chiamato il mio procuratore dicendo che c’era l’opportunità di tornare alla Cremonese e lì si è un po’ fermato tutto. Qualcuno a Genova mi stava facendo pure pesare questo passaggio, ma era l’opportunità più concreta e dovevo prenderla, nel momento in cui il Genoa mi aveva detto che non voleva che restassi. Poi è arrivata la Cremonese, mi piaceva di più la squadra, la società, il centro sportivo e ho preferito, anche perché c’ero già stato 3 anni. Volevo tornare». E se gli chiedi se ha mai pensato a Cremona e ad un ritorno in tutti questi anni, senza pensarci ti risponde: «In passato ci ho pensato, quando la Cremo era in B, ‘Mah, se un giorno mi dovesse chiamare perché no? Mi sono sempre trovato bene’. Quando c’è stato l’opportunità sono stato ben contento di tornare».