L’attaccante della Cremonese, Federico Bonazzoli, è intervenuto in conferenza stampa. Il calciatore ha parlato del cambio allenatore, dopo l’esonero di Corini e il ritorno in panchina di Stroppa, e del periodo di difficoltà vissuto.
«Con Stroppa avevamo fatto bene, poi qualche risultato non è arrivato. Con Corini è accaduta la stessa cosa e penso che adesso siamo chiamati a dare il massimo per il bene nostro e della Cremonese. Non dobbiamo fermarci e continuare a fare sempre meglio. Cosa cambia per una punta tra il gioco nello stretto di Stroppa e le ripartenze di Corini? Sicuramente sono due cose che vanno di pari passo, perché in una gara c’è bisogno di entrambe le cose. Il giocatore bravo è quello che sa fare non dico tutto ma molte cose alla nello stesso modo. Mi piace sia giocare nello stretto, sia sfruttare lo spazio che si crea per andare dietro la linea. Sono situazioni soggettive e variabili in base alla partita. Se domini una gara mettendo gli avversari nella propria metà campo hai 50 metri di campo da coprire, se invece scegli di stare dietro e aspettare devi coprire 80 metri, ma non lo dico io, è il calcio. Per me qualsiasi modo di attaccare è ben accetto. Adesso guardare la classifica è l’ultima cosa da fare, c’è da pensare al Frosinone e ragionare gara dopo gara. Le somme si tireranno più avanti perché siamo ancora ad inizio campionato. Domenica sarà come una finale per noi e saranno così anche tutte le altre gare».