Cremonese, Antov: «La speranza è di tornare in A il prima possibile. Non siamo da meno del Venezia»
Valentin Antov si sta ritagliando spazi importanti all’interno. Il sito ufficiale dei grigiorossi ha raccolto le sue parole rilasciate in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
Valentin, in molti ti considerano la sorpresa del campionato e da quando è arrivato mister Stroppa hai trovato continuità. Quanto conta la fiducia dell’allenatore per un giocatore?
Conta tanto, certo. Inoltre con mister Stroppa ho lavorato anche a Monza e il fatto di conoscere già i suoi metodi e il suo calcio forse mi ha un po’ facilitato le cose. Ma al di là delle prestazioni personali quello che conta è giocare sempre da squadra: nelle ultime partite siamo riusciti a fare risaltutato e ora siamo in una bella posizione di classifica. Non solo, non subire gol da 4 partite dà fiducia a tutto il reparto difensivo. Sono fondamentali anche tutte le conoscenze che il mister ci può dare affinché si possa migliorare.
Sei in Italia già da qualche stagione: come sono state le esperienze precedenti?
È difficile perché ogni paese ha uno stile di calcio diverso, serve un po di tempo ma ora, con l’esperienza acquisita, mi sento più sicuro, so cosa devo fare in campo. Diciamo che comprendo il calcio italiano e posso continuare a migliorarmi partita dopo partita. La speranza è di poter tornare in A il piu presto possibile.
In carriera hai giocato anche da centrocampista, ora sei tornato a fare il difensore: come mai?
In realtà in Bulgaria, nel settore giovanile, giocavo come difensore poi, per un piccolo periodo, sono stato spostato a fare il centrocampista, ma la mia posizione è sempre stata quella di difensore: ritengo di avere le caratteristiche adatte per questo ruolo. L’esperienza da centrocampista è nata più dalla visione di un mister che da altro.
Nell’ultima partita sei partito a destra e poi sei passato a sinistra: l’impressione è che tu non abbia sofferto continuando a giocare bene…
Non è mai semplice cambiare posizione, ma grazie al lavoro in allenamento siamo una squadra dove tutti sano cosa dover fare in ogni situazione: anche senza guardare dobbiamo sapere dove giocare la palla.
Sabato arriva il Venezia, un test importante per la difesa…
Il Venezia è una della squadre piu forti del campionato, ma anche noi non siamo da meno. Siamo pronti ad affrontare una sfida così importante, stiamo lavorando tanto. A Pisa magari è stata una prova più caratteriale che altro ed è stato importante non subire gol, con il Venezia dovremo far meglio le cose che sappiamo fare: stiamo lavorando forte per questo.
Come è cambiare vita e lasciare casa da giovane? Cosa ti manca?
Mi sono abituato bene in italia: diciamo che mi mancano solo i miei genitori, ma li rivedrò presto. Poi c’è qui la mia ragazza e lei spesso mi cucina piatti tipici bulgari. Trovo molte cose simili tra la Bulgaria e l’Italia: qui mi trovo molto bene.
Parlando di Nazionale, cosa manca alla Bulgaria per tornare a grandi livelli?
Siamo una squadra giovane, è in atto un cambio generezionale. Non manca certo il talento, anzi, ci sono ragazzi interessanti però per crescere serve esperienza e anche avere l’opportunità di giocare all’estero per migliorare il livello. Anche se in Bulgaria non mancano squadre di calibro internazionale.
Qual è il talento che porteresti in Italia dalla Bulgaria?
Ci sono diversi ragazzi davvero di valore. Uno di loro, di cui sono anche molto amico, è Hristiyan Petrov, classe 2002, un difensore che gioca nel CSKA. Auguri a lui e alla squadra che possano vincere il campionato.