Covid, Catena: “Dati preoccupanti da aumento dei ricoveri”
Emanuele Catena, primario delle terapie intensive presso l’ospedale Sacco di Milano, ha parlato della situazione che riguarda la Lombardia, per quanto riguarda l’aumento dei contagi da Coronavirus e dei ricoveri. Il primario è intervenuto su Sky Tg24 per fare il punto della situazione.
L’allarme di Catena
“Dal punto di vista generale, nelle terapie intensive lombarde, oggi, abbiamo più di 400 pazienti ricoverati e 150 sono stati i nuovi ricoveri dell’ultima settimana. Quindi sicuramente un dato piuttosto preoccupante” ha spiegato Emanuele Catena, primario delle terapie intensive presso l’ospedale Sacco di Milano. “All’ospedale Sacco, che è il mio punto di osservazione, abbiamo visto un aumento dell’afflusso dei pazienti in pronto soccorso, un aumento dei ricoveri ed un’iniziale pressione sulla terapia intensiva” ha confermato il primario.
“Certamente la situazione si caratterizza per una disomogeneità nelle aree: abbiamo visto che nella provincia di Brescia e Bergamo c’è una forte pressione ed una crescita esponenziale dei ricoveri e anche della necessità dei ricoveri nella terapia intensiva, mentre in altre zone la progressione sembra andare più lentamente” ha dichiarato il medico. Secondo lui, quella attuale non è una terza ondata, ma “un ulteriore picco di una seconda ondata mai conclusa, perché le terapie intensive in questi mesi non si sono mai del tutto svuotate“.
Catena ha spiegato che è stata coinvolta una fascia di età più bassa.
“Questo fenomeno si è manifestato anche nella prima ondata e si sta ripetendo in questi giorni. È presto per fare osservazioni in questo senso, però occorre porre molta attenzione perché la variante inglese ha una tendenza a diffondersi molto importante e il coinvolgimento di fasce di età più bassa nelle prossime settimane potrebbe diventare una realtà” ha spiegato il primario. Per quanto riguarda le terapie intensive, Catena ha spiegato che la Regione Lombardia si è mossa in modo molto rapido. In queste ore sono stati aumentati i posti letto in tutti gli ospedali, per affrontare l’emergenza. “L’uso corretto della mascherina in questa fase delicata deve essere la priorità, anche nelle fasce giovani. La mascherina chirurgica protegge gli altri, ma ha uno scarso livello di protezione per chi la indossa. Le mascherine KN95 o FFP2 garantiscono un livello di protezione maggiore sia per chi le indossa che per chi gli sta attorno” è l’appello di Catena. “Sicuramente, se c’è la possibilità a disponibilità di averla, in questa fase usare una mascherina FFP2 è più sicuro, rispetto alla comune chirurgica. Se devo dare un consiglio di buonsenso, indossare una FFP2 potrebbe essere una misura molto importante” ha spiegato, aggiungendo che dovrebbero essere usate anche all’interno delle scuole.