Cottone (Pres. Marsala): «Palermo, vogliamo fare punti al Barbera. Rosanero stiano attenti al Savoia. Su Floriano…»
Dopo la breve sosta natalizia, il Palermo scenderà nuovamente in campo nel girone I della serie D. La prossima sfida vedrà di fronte, nella diciottesima giornata, Palermo e Marsala al Renzo Barbera. Per l’occasione, la nostra redazione ha scelto di ascoltare le parole del presidente del club lilibetano Domenico Cottone. Diversi i temi affrontati dal numero uno del club marsalese: dal cambio allenatore della squadra azzura, fino alle emozioni provate dai tanti palermitani presenti in organico in vista della sfida. Ecco l’intervista completa:
Avevate una buona squadra sulla carta. Ai nastri di partenza sembrava che il Marsala potesse ambire per i vertici del girone, cosa è andato storto?
«Purtroppo sono andati male gli episodi, gli scontri diretti, il calendario uscito in una certa maniera, il cambio di allenatore, insomma tante cose. Potrei dire che manca l’amalgama, sono arrivati sei giocatori, ne arriveranno altri due, la nostra intenzione è mantenere la categoria, poi per dire quello che è mancato ci vuole la bacchetta magica. Sulla carta la rosa è abbastanza competitiva e anzi è al di sopra di altre squadre, poi magari possibilmente trovi una squadra che si conosce da più tempo e magari gioca meglio rispetto alla nostra».
C’è stato un cambio in panchina, Terranova al posto di Giannusa, quali differenze si vedono adesso?
«In questo momento pochissime perché sono arrivati tanti giocatori nuovi, quindi la prova vera e propria ci sarà adesso, dopo la vacanza, in questi dieci giorni. Sicuramente è ancora presto per dire che c’è la mano dell’allenatore, forse lo potremo vedere in seguito. Abbiamo avuto due partite e poi i ragazzi sono andati in vacanza, adesso stanno facendo una doppia seduta al giorno per fare un richiamo della preparazione, quindi dalla prossima partita penso che si potrà vedere qualcosa di diverso».
Il Barbera, il grande pubblico, un match importante. Che emozioni sta vivendo il Marsala?
«Sapete che la grande maggioranza dei ragazzi del Marsala sono tutti palermitani quindi penso che come all’andata sarà una partita vissuta con tanta emozione, perché giocano nel loro stadio nella loro città, davanti i loro familiari e i loro parenti. Io stesso la vivo intensamente da palermitano, è il match dentro il match. Noi cercheremo di venire là facendo la partita con gli occhi infuocati, devono esserci undici milioni».
I tifosi sono importanti, specie in trasferta, quanti marsalesi ci saranno domenica al Barbera?
«So che da Marsala dovrebbero venire. Spero di avere almeno mille persone, stanno organizzando i pullman, i primi sono stati già completati, molti verranno anche con le proprie macchine. Anche all’andata qua c’erano duemila marsalesi».
Torniamo al Palermo, sembrava che i rosanero potessero archiviare la pratica campioanto già nel girone d’andata, ma il Savoia ha recuperato un’infinità di punti e adesso si trova a -3. Che problema c’è stato?
«Questa è la serie D, io l’avevo detto, il girone di ritorno è un altro campionato, tutti faranno di tutto per salvarsi. Forse c’è stata troppa superficialità. Le assenze del Palermo si sono fatte sentire, non avendo i ricambi all’altezza dei giocatori squalificati o infortunati il Savoia ha recuperato. I rosanero devono stare attenti, e lo dico da tifoso palermitano. Non sarà facile il girone di ritorno, dovranno vincerle tutte in casa e poi ci saranno trasferte difficili, tutti lotteranno per strappare punti al Palermo».
A proposito di ricambi, il Palermo sta guardando al mercato dei professionisti per cercare profili adatti a rinforzare l’organico. Si è parlato di Floriano, cosa ne pensa?
«Loro in estate hanno attinto a giocatori svincolati, giocatori che sono in categorie superiori non so fino a che punto siano disposti a scendere. Secondo me si dovrebbe attingere dal mercato degli svincolati. Non so fino a che punto Floriano sia disposto a scendere di categoria al Palermo, ma non per la piazza, ma perché sicuramente si richiedono contratti a due anni e scendendo dalla C si chiedono anche i contributi. O gli fai un’offerta veramente importante o non so fino a che punto questi giocatori siano disposti ad accettare, ma non perché la piazza di Palermo non sia ambita ma ci sono determinate condizioni da rispettare. Il ds dei rosanero è bravo e dovrà esserlo nel convincere questi calciatori. Non so se gli svincolati possano essere pronti da subito per le esigenze. Avrebbero potuto prendere giocatori forti di serie D guardando tra i migliori delle varie squadre, non è un mercato semplice quello di Gennaio. Convincere giocatori a scendere è molto complesso, devono esserci offerte veramente importanti. Floriano non gioca, ma ha un contratto importante a Bari, che fa scende per abbassarsi il salario? Ricordo che il Palermo ha un tetto ingaggi».
Infine, torniamo al match di domenica, il Palermo arriva da un deludente pareggio contro il Troina, che partita si aspetta?
«Noi vogliamo fare punti perché ne abbiamo bisogno vista la classifica preoccupante. In questo momento dobbiamo uscire dalla zona playout, è normale che veniamo a Palermo per cercare punti. Incontriamo una grande squadra e cercheremo di fare il possibile. La forza deve essere interiore, poi magari hai quel qualcosa in più che supera la bravura tecnica. Dobbiamo avere fame. Mi dispiace che questa partita capiti in questo momento, per noi è necessario fare punti e basta. Non sarà una partita facile, il Savoia gioca contro il San Tommaso quindi sulla carta non è un match proibitivo, se dovessimo rubare qualche punto al Palermo si accorcerebbe ulteriormente la classifica e mi dispiacerebbe, ma noi non possiamo fare regali, non li facciamo a nessuno».