Cossato: «Senza gare truccate avremmo vinto lo scudetto col Chievo»
Federico Cossato, ex attaccante del Chievo Verona, ha recentemente ripercorso la sua carriera in una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Cossato, che tra il 1997 e il 2008 ha segnato 249 gol con i clivensi, ha evidenziato il legame speciale con l’allenatore Luigi Del Neri e le difficoltà relazionali con Giuseppe Pillon. Oggi, Cossato vive viaggiando in camper in compagnia del suo cane, seguendo il motto “Vado dove mi porta il vento”.
Nell’intervista, Cossato ha espresso convinzione che, senza gli scandali di partite truccate che hanno segnato quegli anni, il Chievo avrebbe potuto vincere lo scudetto, paragonando la squadra al Leicester del 2016. Ha anche ricordato il suo ruolo di “riserva di lusso”, contribuendo significativamente al successo della squadra con i suoi gol decisivi contro grandi squadre come Inter, Roma, Milan e Juventus.
Ecco le sue parole:
«Eravamo più forti dell’Atalanta di oggi, non avevamo paura di nessuno. Se il campionato non fosse stato condizionato da quello che è emerso negli anni successivi, ovvero gli arbitri “comprati” e le partite truccate, forse avremmo vinto lo scudetto. Come il Leicester nel 2016. Si è sempre parlato di Corradi, Marazzina, Manfredini, Luciano, ma grazie ai miei gol da subentrato ho portato dozzine di punti. Inter, Roma, Milan, Juve. Imprese su imprese. La verità è che pensavamo di essere più forti di loro. Il segreto era il gruppo. Quando Delneri ci diceva di correre dieci volte i mille metri, lo facevamo col sorriso. Del Neri un padre per me, gli ho dato tanto e mi ha dato tanto […] Pillon? Mai sopportato. Mi diceva non hai più voglia e invece avevo problemi fisici».