Mentre il Brescia festeggia la promozione diretta in serie A con tre giornate d’anticipo, noi ci ritroviamo a commentare l’ennesimo deludente pareggio del Palermo. L’ennesima occasione sprecata per provare quantomeno ad acciuffare una promozione diretta che, quando mancano solo due partite da disputare, non fa altro che allontanarsi. Contro lo Spezia i rosanero non sono andati oltre il 2-2, conquistando un altro punto “inutile”.
Un risultato che fa male. Ancora di più dopo aver conosciuto il risultato di Padova-Lecce. I giallorossi sono usciti sconfitti dallo stadio Euganeo per 2-1. Un risultato per tutti inaspettato alla vigilia, che al momento tiene ancora in ballo il discorso legato alla promozione diretta. Peccato. Peccato perché forse sarebbe stato meglio chiudere i giochi oggi e proiettarsi mentalmente già ai play off. Invece la matematica non fa altro che condannare il Palermo a crederci fino alla fine. Condannare sì, perché la classifica crea false ed inutili speranze. Per chi se lo stesse chiedendo non si tratta di disfattismo. È solo realismo. Realismo dettato da quanto messo in campo dai rosanero in tutto il girone di ritorno. Una squadra grande negli scontri diretti (che a questo punto servono a poco o niente) e troppo piccola contro le piccole.
È vero, oggi lo Spezia non rientrava in nessuna delle due categorie. Ma a fare la differenza in campo dovevano essere le motivazioni della squadra di Delio Rossi, decisamente maggiori di quelle dello Spezia. In ballo, infatti, c’era ancora la promozione diretta in serie A. O meglio, la possibilità di conquistare tre punti in attesa di conoscere il risultato di Lecce e Brescia.
Per la terza volta consecutiva il Palermo era riuscito a sbloccarla per primo, ma alla fine dei 90’ ha intascato soltanto una lunghezza. È successo in casa contro il Padova, in trasferta a Livorno e di nuovo in casa contro lo Spezia. Tutte dimostrazioni del fatto che questa squadra non ne ha più e che giornata dopo giornata continua a rivivere e far rivivere la stagione nefasta dell’anno scorso. Chiamatelo masochismo oppure no: sta di fatto che il Palermo ha fatto e continua a fare tutto da solo.