Alessandro Micai, ha parlato al Quotidiano del Sud dell’avvio di stagione del club e delle ambizioni della società.
Di seguito le sue parole:
«Sono venuto qui a Cosenza per rilanciarmi, ho sposato la causa in un momento in cui forse ero uno dei pochi a crederci era il ds Gemmi. Oggi posso dire che sono contento di essermi fatto trasportare, la salvezza poi è stato un grande traguardo. Sono felicissimo di essere stato riconfermato. Cosa mi ha convinto? Le parole del direttore, sono state fondamentali. Storicamente a Cosenza ogni fine stagione si rifondava e le rose venivano stravolte mentre stavolta ho sentito la voglia di cambiare per dare un futuro migliore alla società e ai tifosi. Si è detto basta a campionati in cui dovevi pregare di uscire indenne quando giocavi con una squadra più forte. Si respira un’aria diversa. Siamo 25 calciatori che sanno cosa devono fare e cosa vogliono raccogliere in questa stagione, sia a livello personale sia a livello di squadra. La nostra forza è che ognuno vuole il meglio per sé e per tutti. Facciamo un gioco diverso dall’anno scorso e lo stiamo facendo discretamente bene. – continua ancora il portiere guardando alla Sampdoria – Quella di domenica sarà una partita importante, anche se i tre punti hanno lo stesso valore sia che li prendi con la Sampdoria sia con il Lecco. I liguri hanno una rosa ben attrezzata e sappiamo che il Ferraris è uno stadio importante e rumoroso dove il fattore ambientale influisce. Sogno di vincere con la Sampdoria e subito dopo sognerò di vincere con lo Spezia, ho smesso di sognare a lungo termine. Solo pensando a fare bene volta per volta si può costruire un obiettivo, sbandierare obiettivi a destra e a sinistra non serve a nulla».