L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Cosenza e la rabbia dei tifosi per i risultati negativi delle squadre.
L’obiettivo di ricompattare l’ambiente attorno al Cosenza è andato a vuoto, com’era ampiamente prevedibile. L’incontro organizzato dal sindaco Caruso non ha portato a nulla. Così come l’iniziativa del club che ha messo in vendita i tagliandi delle curve al prezzo di 1 euro. Anzi, iniziative che si sono rivelate un boomerang contro il presidente Guarascio: nessuna apertura al dialogo. E la protesta contro la proprietà del club sfocerà nella manifestazione organizzata per oggi (ore 18) in piazza Bilotti (ex piazza Fera). Una contestazione che ha ricompattato invece gli ultrà con le due curve, la Sud-Bergamini e la Nord-Catena, che hanno già deciso di disertare lo stadio anche domani contro il Parma.
Offese Durissima la loro presa di posizione. «Da ultrà – si legge in una nota a firma delle due curve – abbiamo la responsabilità di difendere la nostra città dai suoi nemici. Le mancanze di rispetto e le offese verso il popolo rossoblù sono state troppe in questi anni. La misura adesso è colma. Pretendiamo rispetto per la nostra gloriosa maglia e la nostra gente, siamo stufi degli atteggiamenti di un presidente per cui il Cosenza è solo un hobby. La mancanza di programmazione rischia di portarci alla retrocessione». Nella parte finale del comunicato, l’affondo. «Dopo essere stati in silenzio per 15 minuti contro l’Ascoli ed essere rimasti fuori contro il Benevento intendiamo farci sentire anche per le strade della città. Pretendiamo un cambio di rotta e una gestione diversa del Cosenza. Invitiamo tutto il popolo rossoblù a disertare lo stadio in occasione di Cosenza-Parma».