Corriere di Verona: “Tifosi contro Setti, niente Palermo: «Tutti fuori e Bentegodi deserto»”

“Un Bentegodi deserto per la partita del Verona con il Palermo, in programma venerdì prossimo. Questa la linea dettata dalla Curva Sud per contestare la gestione di Maurizio Setti. Mercoledì una prima nota diffusa dagli ultras gialloblù aveva invitato i tifosi non abbonati a non comprare il biglietto per la gara. Dopo alcuni giorni di confronto tra i vari gruppi di sostenitori, ieri è stata comunicata la decisione definitiva: sarà un «tutti fuori» che non ha precedenti nella storia dell’Hellas. Scrive la Curva: «Siamo ad un punto di
non ritorno. Prima ancora del risultato sportivo, preoccupano, a dir poco, l’arroganza, il disinteresse per la piazza e la supponenza fin qui dimostrata dal presidente Setti e dai suoi servili collaboratori. Ciò ci costringe ad un gesto forte, di impatto, emblematico, che unisca indistintamente tutti i tifosi del Verona. Venerdì non entreremo al Bentegodi. Lasceremo lo stadio deserto e privo di colori, offrendo l’opportunità al presidente Setti di mettere a bilancio l’ennesimo grande risultato ottenuto». […]. La natura radicale della protesta viene anche da quanto espresso dal Coordinamento Calcio Clubs: «Nonostante la volontà di inizio stagione di riprendere il dialogo con la società, di dare il nostro  supporto alla squadra, i recenti fatti ci hanno portato a prendere nuovamente le distanze da questa dirigenza — si legge nel testo — il Coordinamento Calcio Clubs Hellas Verona, aderisce all’iniziativa in atto per la partita contro il Palermo, invita gli abbonati a non entrare allo stadio e non acquistare biglietti per la partita». Non solo. Il Coordinamento aggiunge: «A rimarcare il grande malumore della tifoseria organizzata, sarà la mancata esposizione dei nostri striscioni. Per chi non vuole capire  cosa significhi essere tifosi del Verona, o cosa comporti non poter esporre i nostri vessilli, forse il grigio e assordante silenzio di un Bentegodi vuoto sarà da monito». Cosa accadrà ora? Soltanto venerdì si capirà se il diktat partito ieri sarà recepito in maniera totale. Di sicurola rottura è stata segnata in maniera netta, con l’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno d’incomprensioni rappresentata dalla conferma in panchina di Fabio Grosso, dopo la pesante sconfitta subita domenica, a Brescia. […]”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere Veneto”.