Corriere di Bologna: “Diritti tv, Bologna-Palermo alleate in lega. Le grandi si ribellano”
“Aspra ed epocale, com’è stata definita, la battaglia per i futuri diritti televisivi della serie A passerà anche dall’elezione di un nuovo presidente della Lega. Un cammino politico denso di trappole per le due fazioni in lotta, da un lato l’asse Juventus-Milan — alleate storiche per il potere del calcio italiano — dall’altro un corposo pelotòn composto da big e club più piccoli ma non meno agguerriti. Juve e Milan sostengono la candidatura di Adriano Galliani, in uscita da Milanello e dotato di profilo ed esperienza giudicati perfetti dallo stesso ad bianconero Beppe Marotta per tenere salde le redini della Lega. Le altre, tra cui il Bologna di Joey Saputo, un candidato ancora non ce l’hanno ma non è un segreto che molti club stimino e caldeggino la figura di Claudio Fenucci, ad rossoblù. Perché quest’elezione è così importante? Perché a molte società l’attuale distribuzione dei ricavi dei diritti tv non piace, la giudicano iniqua e vogliono cambiarla dando più spazio alla meritocrazia e meno ai sondaggi demoscopici che assegnano alla Juventus — il club più remunerato — cinque volte gli introiti riservati all’ultimo club di serie A. Un modello più simile alla Premier League inglese, dove le big prendono più soldi ma il divario è sensibilmente contenuto. Se da un lato la Juve e Milan vogliono conservare lo status quo — anzi, nei mesi scorsi Andrea Agnelli ha detto che il suo club dovrebbe ricavare ancora di più — dall’altro ci sono almeno dieci società disposte a dar battaglia. L’asse originario formato da Roma, Fiorentina e Bologna, s’è arricchito da altri due nomi grossi: il Napoli e soprattutto l’Inter, che evidentemente con la nuova proprietà cinese ha intenzione di rivedere il proprio ruolo nel risiko della Lega calcio. Ieri un summit a Milano proprio tra l’Inter e Fenucci ha messo sul tavolo gli equilibri che l’alleanza è disposta a trovare per cambiare la distribuzione dei diritti televisivi. Il Bologna aveva già incontrato nelle scorse settimane il Palermo, altra società al fianco di Saputo. Il fronte conta dieci squadre: Bologna, Roma, Fiorentina, Napoli, Inter, Palermo, Sassuolo, Sampdoria, Cagliari e Crotone. Un conto, però, che cambia giorno dopo giorno, all’interno di una partita politica fatta di veti incrociati. Un blocco di sette club può stoppare la candidatura di Galliani, congelando in uno stallo l’intera assemblea. D’altro canto, servono quindici voti su venti per cambiare per davvero la redistribuzione dei diritti tv: a Fenucci quindi servirebbero altre cinque sì, difficili da trovare. I club indecisi ad oggi sembrano solo quattro, tuttavia Chievo e Pescara hanno mandato segnali favorevoli verso l’alleanza dentro la quale si schiera il Bologna. Si dovrà, quindi, trattare. Le piccole schierate con l’asse Juve-Milan sono club storicamente vicini a bianconeri e rossoneri causa liaison di mercato stabilizzate e complesse da spezzare. Il Bologna, comunque, si sta muovendo da protagonista e il supporto di cui gode Fenucci sta garantendo ai rossoblù un ruolo di primo piano nella geografia della nuova Lega. Nella torta dello scorso anno, di 1,2 miliardi di euro, una ripartizione sul modello inglese avrebbe garantito al Bologna 9 milioni in più. E alla Juventus 45 in meno. Ma la torta per il prossimo triennio potrebbe restringersi. La montagna partorirà un topolino? Entro la fine di dicembre, la Lega arriverà a un verdetto“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere di Bologna”.