L’edizione odierna de “Il Corriere dell’Umbria” si sofferma sulle trattative per la cessione della Ternana.
Vendita della Ternana, si entra (forse) nel weekend decisivo. Quello dell’ufficialità. Sono ore frenetiche, infatti, a Terni, dove il dibattito in piazza sul passaggio di proprietà della Ternana si è infiammato nella giornata di ieri. Stando alle ultime dichiarazioni, e alle ultime informazioni reperite, il passaggio di mano potrebbe addirittura arrivare prima della sfida contro il Cittadella, ovvero oggi, rimandato in caso contrario alla prossima settimana. Insomma, si entra nelle giornate decisive per il presente delle Fere (la sfida con il Cittadella e un trittico di partite crocevia della stagione) e sul futuro, ovvero chi guiderà la Ternana una volta chiusa l’era Unicusano. Mentre la cittàaspettava l’ufficialità in tal senso, ieri invece si è consumato un altro confronto, sempre via social, tra il presidente Stefano Bandecchi e i ternani, in special modo con quei ternani che hanno iniziato a rumoreggiare (sempre via social) una volta letti i nomi dei possibili nuovi acquirenti della società di via della Bardesca.
In un video sul profilo personale Instagram, il presidente Bandecchi ha condensato tutto il suo pensiero sulla vicenda, tirando in ballo cifre e rivendicando quanto fatto a Terni negli anni della sua gestione. “Quando io comprai la Ternana questa aveva un bilancio che si aggirava intorno agli otto milioni contro la trentina di oggi. Cosa vuol dire trenta milio i di bilancio? Che la Ternana ha un bilancio che vale la metà di quello del Comune, che si aggira intorno ai settanta-ottanta milioni. Vuol dire che la Ternana Calcio è la cosa più importante in assoluto che avete a Terni. Sapete ora chi l’acquisterà quanto pagherà? Pagherà cifre da Serie A. Per acquisire oggi la Ternana servono più di 20 milioni di euro. Poi ne servono una trentina per gestire la società. Ma chi la comprerà non lo farà con una valigetta piena di soldi. La pagherà con assegni circolari e bonifici”.
Un pensiero a tutto tondo, che abbraccia sia la situazione attuale che il passato, con uno sguardo all’immediato futuro e alla mentalità che il presidente Bandecchi negli anni ha cercato di provare a innestare nella città non solo a livello sportivo. L’immediato futuro, dunque. Chiaramente in pole position resta il fondo italo-americano con all’interno Francesco Guardascione e suo figlio Mario, che insieme al terzo socio Antonio Di Lauro controllano la Holding Maraja, intenta a rilevare l’intero pacchetto di quote della Ternana. Holding Maraja nata recentemente con varie attività internazionali tra cui resort e hotel in Spagna, già all’opera nel mondo calcistico possedendo il Deportes Quindío, squadra che milita nella Serie B colombiana. Non solo questo. Francesco Guardascione non è nuovo a operazioni nel mondo del calcio.
L’imprenditore di origine campane, nato a Bacoli, è stato presidente della Virtus Sibilla, squadra militante nelle serie dilettantistiche campane, con un contatto qualche anno fa con l’allora presidente Camilli della Viterbese, quando tutto si risolse in un nulla di fatto. Anche il figlio Mario non è un neofita del mondo calcistico. Nel ruolo di portiere, infatti, Mario ha vestito tra le altre le maglie del Monte di Procida, della Sibilla fino a trasferirsi in Spagna alla Jumilla Fc, club di seconda divisione spagnola. Infine, Francesco Guardascione si autocandidò alla poltrona di primo cittadino di Bacoli dopo l’uscita dell’allora sindaco Josi Gerardo Della Ragione. Il resto delle ipotesi sembrano lontane.