Corriere dell’Umbria: “Perugia, ecco Ferrero: subito contestato” (VIDEO)

L’edizione odierna de “Il Corriere dell’Umbria” si sofferma sul Perugia e l’arrivo in città di Massimo Ferrero subito contestato.

In un bollente pomeriggio della primavera perugina la sceneggiatura si è arricchita di uno dei personaggi più pittoreschi e cinematografici del calcio. Massimo Ferrero ha passato un pomeriggio in città, strizzando l’occhio al pallone biancorosso e prendendo coscienza della realtà di Pian di Massiano. Alla fine, però, è dovuto ripartire sotto gli alti decibel della contestazione di una parte della tifoseria organizzata.

IL BLITZ L’imprenditore romano, che ha appena ceduto la Sampdoria al termine di lunghe vicende giudiziarie, dopo una telefonata esplorativa nei giorni scorsi al presidente Santopadre, si è presentato nella tarda mattinata di ieri a Perugia e ha pranzato al ristorante Barton Park. “Qui ho fatto il film ‘Francesco’ con Mickey Rourke e diretto da Liliana Cavani – ha ricordato Ferrero -. Si mangia bene, Perugia è bellissima, è la Meryl Streep dell’Umbria e merita un posto al sole, di più non posso dire perché sarei irrispettoso”.  Poi il Viperetta si è diretto verso lo stadio Curi con una battuta. “Qual è il santo… di Perugia? Allora preghiamo San Costanzo, se son rose fioriranno”. Accompagnato da un collaboratore, Ferrero si è presentato a Pian di Massiano ed è stato accolto da un dirigente per una visita alle strutture sportive (esclusi gli uffici della sede). Abbastanza ‘assordante’, in relazione a un possibile interesse del Viperetta per rilevare la proprietà del Grifo, l’assenza del patron biancorosso Santopadre. Comunque Ferrero sembra intenzionato a fare sul serio anche se una trattativa, sul piano economico, non pare sia stata intavolata.

LA CONTESTAZIONE La notizia del blitz dell’ex numero uno della Samp non è passata inosservata tra le anime più calde del popolo biancorosso e il messaggio recapitato, in presenza, al diretto interessato è stato forte. Ferrero infatti è stato prima intercettato nell’area dell’antistadio e poi, una volta risalito in macchina per riprendere la strada del ritorno, è stato di nuovo contestato dagli Ingrifati, uno dei gruppi organizzati del tifo biancorosso, e “invitato” senza giri di parole a non tornare a Perugia.

REALTÀ O FINZIONE? Difficile saper scindere fra realtà e finzione. Con il presidente Santopadre “separato in casa”, disposto a cedere il club alle giuste condizioni anche se, come ha dichiarato di recente, combattuto interiormente fra cuore e ragione. Con le dovute proporzioni, perché allora il Perugia era un castello di carta rispetto alle condizioni attuali, il rischio è di rivivere la sfilata di avventurieri che andò in scena al tramonto dell’era Covarelli. Allora però il cancello della sede non sia apriva: la corrente era staccata a causa delle bollette non pagate. Oggi il Grifo ha riacquisito un’immagine e una dignità nel panorama sportivo che non vanno date per scontate. Sono beni da preservare.

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Redazione Ilovepalermocalcio