“Nonostante le premesse negative, i rosa sono intenzionati a ripartire e a trovare in se stessi la forza di recuperare. I punti di partenza sono la conferma di De Zerbi e la prova volitiva della squadra che ha reagito bene dopo essere andata sotto col Milan. Nel primo caso, l’importante è che si tratti di una scelta realmente convinta: Zamparini stavolta non ha usato la scure per una somma di motivi. Dalle titubanze degli altri allenatori disponibili (Reja in particolare), al fattore economico (la pesante penale da pagare a De Zerbi in caso di esonero), alla effettiva convinzione che il giovane bresciano stia dando un’idea di gioco alla squadra. A Radio Rai Zamparini ha difeso il tecnico («lo apprezzo molto, forse sta pagando un po’ d’inesperienza ma io e Di Marzio gli stiamo vicino»), anche se gli ha rimproverato la scarsa attenzione su Suso. «Sono convinto che dopo la sosta ripartiremo al meglio – ha affermato il presidente – torneranno alcuni infortunati di lusso (Gonzalez e Trajkovski)». L’obiettivo a questo punto è arrivare a gennaio non troppo attardati e poi intervenire senza indugi per rimediare ai vistosi errori commessi nel mercato estivo: una punta ed un centrocampista sono in testa alle priorità del ds Faggiano e non è neppure escluso che ci possano essere delle partenze per chi non avrà spazio o apparirà poco convinto delle prospettive. LAMENTELE ARBITRALI. Che il Palermo abbia profonde lacune lo confessa ormai apertamente lo stesso Zamparini: «Lo so che non ho sostituito adeguatamente Vazquez e Dybala – ha ammesso ieri – ma stiamo inserendo dei giovani interessanti, come Sallai, Lo Faso e Balogh». Proprio Lo Faso, 18enne debuttante palermitano, potrebbe essere una delle novità più importanti inserite da De Zerbi per dare maggior vivacità in attacco. Intanto riprende una vecchia diatriba fra società ed arbitri: «Mazzoleni non ha visto due rigori per noi» ha sottolineato Zamparini. E la statistica fa pensare: il Palermo nella stagione in corso non ha beneficiato neppure di un tiro dal dischetto dopo che già l’anno scorso ne ebbe solo uno a favore in 38 giornate. Da valutare la decisione di un ritiro per lavorare ancora più intensamente sotto l’aspetto tattico: potrebbe svolgersi a Gradisca in Friuli, a ridosso della gara di Bologna del 20 novembre. Alla squadra in questo periodo mancheranno molti giocatori impegnati con le nazionali”. Queste le parole di Maurizio Zamparini riportate da “Il Corriere dello Sport”.