Corriere dello Sport: “Zamparini spara a zero sul Verona: «I giocatori gialloblù sul secondo gol del Frosinone si sono girati dall’altra parte. Serve prova Tv!»”
“Piombato al penultimo posto dopo una serie di atti di autodistruzione, Zamparini getta ombre sul finale di campionato: «Sul secondo gol del Frosinone i giocatori del Verona si sono girati dall’altra parte. Si tirano indietro, basta guardare l’azione. La prova televisiva dovrebbe servire anche a questo, ma non succederà, il calcio non vuole intromissioni. Però è una questione di cultura che deve cambiare». Le dichiarazioni, colme di rabbia per la vittoria all’ultimo minuto dei ciociari che inguaia ancor più il Palermo, sono rese al programma “La politica nel pallone” di Gr Parlamento sulla Rai, condotto da Emilio Mancuso. Sono uno sfogo per una situazione che lo stesso presidente ormai definisce “disperata” anche se paradossalmente nella sconfitta per 4-0 subìta dalla Juve, Zamparini intuisce segnali positivi: «Ci siamo demoralizzati dopo il 2-0 concesso per nostri errori eclatanti ma prima stavamo facendo bene. Il Palermo era in partita, si era procurato 3 palle gol e poche squadre ci riescono in casa della Juve. Adesso con l’Atalanta (domani al Barbera ma a porte chiuse, ndc) dobbiamo vincere assolutamente e se ci riusciamo sono certo che vinceremo anche a Frosinone». UNA SOLA COLPA. Ma il copione di Zamparini non cambia da mesi. Fa una modesta autocritica («mi pento solo di aver mandato via Ballardini a gennaio dopo lo sfogo di Sorrentino, dovevo riconciliare l’ambiente e continuare con lui») pur se riconosce che in quella posizione il Palermo ci si è cacciato da solo (4 punti nelle ultime 12 partite). Parla solo di annata sfortunata e della grave mancanza di un dirigente forte capace di rappresentarlo (ma è stato lui a non volerlo): «Mi è mancato Rino Foschi, che non è voluto tornare perché era impegnato col Cesena. Serviva una persona per governare il club, un ds che sapesse imporsi. Trapattoni mi ha detto di no ma sarebbe venuto per fare il presidente». Il suo ciclo sembra inevitabilmente alla fine. Ammette il patron: «Spero di trovare presto un successore, mi spiace andare a casa da perdente ma le trattative che sto conducendo (con due gruppi esteri, ndc.) andranno avanti comunque. Per l’acquirente sarebbe più conveniente prendere la squadra in B, ci rimetterà Zamparini nel prezzo. Ma io spero di salvarmi per i tifosi». Parte un timido appello: «Ho appuntamento venerdì e anche la settimana prossima con diversi interlocutori molto interessati; anche per questo chiedo di non dare della città una immagine distorta. Palermo è una piazza civilissima, col tifo meno violento d’Italia. Ma ci sono 100 persone dei centri sociali che rischiano di screditarla causando incidenti». Inevitabile l’accenno al prezzo per Vazquez, destinato alla cessione: «E’ uno dei migliori trequartisti del campionato, dall’estero me l’hanno chiesto, in Italia nicchiano… Quanto vale? Dai 25 ai 30 milioni di euro»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.