L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato le parole del patron Maurizio Zamparini, rilasciate ieri in occasione del suo blitz in città. Ecco quanto si legge: “Il blitz di Zamparini a Palermo stavolta avviene ad inizio settimana, per assistere al primo allenamento di Guillermo Barros Schelotto e confortarlo per eventuali interventi sul mercato. E’ l’occasione anche per precisare le voci relative a Mijatovic, il cui inserimento nell’organico societario si concretizzerà semmai a fine stagione. Il presidente vuole dare subito forza al tecnico tanto che, dopo il vertice mattutino allo stadio Barbera, ha assistito con tutto lo stato maggiore (Gerolin, Baiguera, Miccichè, Viviani) alla seduta del pomeriggio, svolta al Tenente Onorato sotto la pioggia. Nel corso della quale sono venute fuori le prime idee tattiche dell’allenatore argentino: il Palermo ha provato il 4-3-3, col recupero di Vitiello in difesa e l’inedito tridente offensivo composto da Vazquez, Gilardino e Quaison. collaborazione. Mijatovic uomo forte in società è un’idea futura. Zamparini spiega com’è nata: «Mijatovic è amico di Vlado Lemic che fa parte del gruppo che mi sta vicino sul mercato; non sapevo neppure che fosse libero. In questi mesi verrà qui a vedere com’è organizzato il Palermo, studierà il suo settore sportivo, poi a giugno ne parleremo. Mi auguro che diventi un dirigente del nuovo Palermo che sta partendo». Esclusi collegamenti con la trattativa per far entrare nuovi soci nel club: «Non c’entra niente, i nuovi possibili soci sono persone molto vicine a me, non a Mijatovic». Intanto, Schelotto sta prendendo contatto con la nuova realtà: «Ha visto una squadra in grandi difficoltà, ma non si è spaventato. Resta entusiasta e deciso ad iniziare a Palermo un percorso di allenatore di qualità. Sapete chi lo ha confortato? Burdisso, il difensore del Genoa che è stato a lungo suo compagno di squadra al Boca. Burdisso gli ha detto che quello di Marassi non era il vero Palermo e io sono d’accordo con lui». Rinforzi e cessioni. Però Schelotto ha già fatto specifiche richieste di mercato. In particolare un centrale difensivo. Il presidente lo fa capire: «Intanto Guillermo dovrà vedere l’organico e farsi un’idea, la società ha dato massima disponibilità; l’ho rassicurato, se ti manca qualcosa me lo dici e lo prendiamo. Un difensore? Io ho dato le mie impressioni, in ogni caso servono elementi di esperienza e personalità; è quella che manca, bisogna tirarla fuori. E’ importante l’aspetto mentale dei giocatori. Ho fatto l’esempio del Bologna, che con la stessa squadra, ma con Donadoni in panchina ci ha recuperato 10 punti. Se sono preoccupato? Beh, tre anni fa sono retrocesso con una squadra più forte di questa. Ma oggi ho Schelotto….». Singolare il destino dei giovani su cui il Palermo si era lanciato in questi mesi. «Cassini (il brasiliano preso in estate al Corinthians) andrà in prestito all’Inter Zaprisic, mentre per Arteaga (acquistato appena 15 giorni fa!), aspetto il giudizio di Schelotto. Lo vuole vedere per una decina di giorni, se ha possibilità di giocare, rimane con noi, se no va all’Hajduk Spalato, altra squadra amica. Altri colpi? No, il colpo l’abbiamo già fatto, è Balogh, lo vedrete». Il permesso di soggiorno. Molto probabilmente il nuovo allenatore rosanero non potrà sedere in panchina neppure domenica contro l’Udinese. Ci sono dei problemi burocratici relativi al suo tesseramento, in quanto proveniente da federazione straniera. Barros Schelotto, come qualsiasi lavoratore, ha bisogno del permesso di soggiorno per venire regolarizzato in Italia. I tempi tecnici per la ricezione dei documenti potrebbero prolungarsi anche se il Palermo sta facendo di tutto per semplificarli”.