“Zamparini sicuro: «Il Palermo è da A. Tocca a Stellone»”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha realizzato una lunga intervista a Maurizio Zamparini. Ecco tutte le parole del patron rosanero:
“C’è sempre una prima volta. Anche per un personaggio navigato, sempre in trincea, nel mondo del calcio da oltre trent’anni. Maurizio Zamparini non ha mai aff rontato un play off … «… Vero e ne avrei fatto a meno (ride, ndr). Non è una conquista che mi esalta. Il Palermo poteva chiuderla prima, dopo quel girone d’andata. Vuol dire che vinceremo i play off . La squadra è serena, ha fi ducia in Stellone. Tutti stanno bene, la rosa è di valore. Si parte da qui».
Che cosa ci vuole per superare i play off ? «Non ho esperienze del genere. Stellone ne ha vinto uno, chiedetelo a lui. Sicuramente è una questione di testa e di gambe. Conta l’atteggiamento, come in un campionato del mondo (altro sorriso, ndr)».
In effetti, uno spareggio l’ha vissuto. Col Venezia, promozione dalla C1 alla B con Zaccheroni contro il Como, 16 giugno 1991. «Andammo in B soffrendo, convinti però di farcela. L’atteggiamento giusto, anche contro l’arbitro che regalò al Como, il cui ds era Marotta, un rigore a pochi minuti dalla fine per fortuna deviato in angolo da Bosaglia nato, guarda il destino, in provincia di Como. Le emozioni nel calcio sempre le stesse, ieri come oggi».
Con Ferrucccio Mazzola, Zaccheroni, Novellino, Prandelli, Guidolin, Iachini ha fatto sei promozioni. Stellone potrebbe entrare nei vip? «Nella lista comunque aggiungerei, al di là dei risultati, Spalletti e Ventura … Dove collocare Stellone? Per ora da nessuna parte. È giovane, tocca a lui posizionarsi con i traguardi che otterrà. Aspetto che faccia bene anche da noi e che diventi il … settimo».
Il giorno dello spareggio a Cesena, era in tribuna? «Ho visto il primo tempo, poi come al solito non ho resistito, sono uscito dallo stadio e ho cominciato a camminare. Il Palermo? Non vedo più le partite se non in tv. E questa potrebbe essere una delle ultime interviste come patron rosanero. Siamo avanti con certe trattative e speriamo che vadano a buon fine. In A, avremmo già concluso.
Americani in vista? Tre cordate si sono fatte avanti. Tutto vecchio, la situazione si sblocca dopo i play off ».
Zamparini, “tecnico dell’area sportiva di supporto al presidente”. Con questa decisione del cda cosa cambia? «Niente. Abbiamo legalizzato la mia posizione dal punto di vista tecnico. Oggi, quando fai qualcosa devi preoccuparti di combattere contro i vincoli della burocrazia. Perché poi c’è la Procura che, se sbagli, ti dice che sei un delinquente. Stiamo svolgendo un ottimo lavoro. Giammarva è bravo ed è palermitano. Sa quali misure adottare».
Quante possibilità di promozione? «Evitiamo, portano male. Vedo Stellone sicuro, pur nelle diffi coltà; altri tecnici bravi; il Frosinone che scalpita e avversari sbarazzini come il Cittadella che potrebbe sorprendere. Il Venezia è la novità ma non mi sembra tra le più forti come livelli tecnici. In testa però sotto il profilo agonistico. E poi Inzaghi è molto preparato, l’unico che pratichi un gioco all’italiana. Bari e Perugia? C’è stato grande equilibrio. Queste finali non si basano solo sulle qualità dei singoli altrimenti avremmo già vinto. Siamo il Palermo, una top, completa in tutti i settori. Giocatori come Nestorovski, Jajalo, Chochev, Struna per la B sono sprecati. Però, invece di essere dieci punti sopra e promossi, stiamo ancora lottando perché è successo quel che è successo».
Un giocatore che può essere decisivo? «Conto sulla voglia di Murawski, sulla esperienza di Jajalo, sul fatto che Coronado faccia la diff erenza, che Nestorovski torni l’attaccante entusiasta che risolveva le partite, che i due esterni Rispoli e Aleesami giochino al loro livello. Questa è una squadra già di A»”.