L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha intervistato Maurizio Zamparini. Ecco tutte le parole del patron rosanero:
“Ha lasciato tutte le cariche, ma al patron non si comanda. Le scelte, a cominciare dalle cessioni, saranno anche di Foschi, che è corso al capezzale di un amico, senza incarichi ufficiali almeno fino ad oggi, malgrado un contratto biennale già pronto. E punto di riferimento societario resta il presidente Giammarva l’unico con potere di firma. Ma a tenere banco quando si parla di calcio e di Palermo è lui. Cioè, Zamparini. Che racconta di essere alla fine della sua avventura e invece non lascia mai. Il ritornello è noto: «Ci sono già due acquirenti e tra l’altro ha telefonato un signore per chiedere: «Ma è intenzionato a cedere se c’è una cordata di palermitani? Magari…». Il solito Zamparini, in controtendenza rispetto ai suoi più accesi contestatori, che ieri, ha incontrato Tedino a casa sua “per fare il punto sulla situazione”, oggi e domani sarà con Foschi a Milano. E che, come sempre, non manca di sorprendere. CARTA BIANCA. A Foschi per ricomporre il mosaico rosanero: squadra e staff tecnico. Zamparini: «Foschi continua a lavorare a ritmi sostenutissimi assieme al fedele Corti che è poi l’autore di alcuni colpi clamorosi: Cavani, Hernandez, Kjaer. In questo, Foschi è fondamentale per la sua esperienza». La Gumina intanto è ai saluti, Foschi aspetta solo che la Samp alzi l’offerta. E Zamparini spiega: «Lo avessimo ceduto entro il 30 giugno avremmo avuto dei vantaggi nella chiusura del bilancio. Le società ne approfittano per tirare sul prezzo, noi per fortuna sia mo a posto. Sono contento per La Gumina e gli auguro tanto bene perché è un bravissimo ragazzo che pensa solo a giocare: è andato a Terni, ha fatto la riserva, è diventato titolare. Sempre in silenzio. Un esempio per gli altri. Lo Faso dovrebbe imparare da lui». TEDINO. «L’anno scorso ha dovuto adattarsi ad una squadra già costruita per il 3-5-2, con esterni di spinta come Rispoli e Aleesami. Ora, tornerà al 4-3-1-2 o 4-3-2-1 o 4-3-3 che è nelle sue corde. Non servono più difensori di spinta, ma due terzini veri». In parole povere Rispoli e Aleesami sono in partenza. Punti fermi? «Jajalo va via, speriamo che possa rimanere Dawidowicz per il quale siamo tornati alla carica. Cerchiamo un regista e puntiamo anche su Murawski, Chochev,Gnahoré, Fiordilino, Szyminski, Ingegneri… Ovviamente se ne escono dieci, ne devono entrare altrettanti». POSAVEC, NESTO E CORONADO. Dichiarazione da shock anche su altri temi. Per esempio Posavec. «È un capitale, mandarlo a giocare a Padova mi sembra una follia. Pomini a 39 anni può fare la chioccia e tenersi pronto all’occorrenza. Nestorovski? Sarà ceduto. Ha estimatori in Turchia e in Inghilterra. Abbiamo altre punte, Balogh e Moreo. Torna Embalo, rientra Lo Faso che, spero, diventi il nuovo Coronado. Abbiamo bisogno di altre due punte di qualità. Coronado? Ha delle opportunità in A; però potremmo non cederlo. Cercheremo di allestire una squadra forte»”.