“Josip Posavec l’erede designato. Il dopo Sorrentino. Zamparini ne è sicuro. Come metteva la mano sul fuoco per Dybala e Vazquez, ma anche per Ujkani e Tzorvas. Due campioni e due flop. Della serie nessuno è infallibile. Il presidente però si è sbilanciato. L’unico in un coro che lo invita alla prudenza. Una delle tante sfide, la sua. Che Posavec abbia il fisico, lo dice Sorrentino. L’avvenire, Sicignano, l’allenatore dei portieri. Le qualità, lo ammettono Nestorovski, ex compagno che ritroverà nel prossimo ritiro, e Di Marzio. Il ventenne numero uno, che da bambino si credeva Superman e volava da palo a palo, per il patron «è già pronto per essere titolare e diventerà uno dei migliori d’Italia. Nella scala dei valori, il secondo baby dopo Donnarumma». Nessun dubbio. Ma se il miracolo della stagione appena finita è passato dalle mani di Sorrentino, con un ventenne sarebbe stato lo stesso? Zamparini ha voglia di rischiare. TITOLARE. Figlio e fratello d’arte in una famiglia di portieri, profondamente religioso, sarà questo ragazzo acqua e sapone a difendere i pali dopo l’addio di Sorrentino. Ma le teorie sui portieri sono due. Una quella di Zamparini; l’altra, più tiepida, dello stesso Sorrentino e Di Marzio. Il consigliere di Zamparini esprime così la sua valutazione: «Posavec? Ha ottime qualità, sarà un giorno titolare, ma in A non puoi fare a meno di un portiere di esperienza». Come dire: una chioccia è indispensabile. Ed ecco perché il Palermo potrebbe puntare su Bizzarri, che peraltro nel Chievo non ha digerito l’arrivo del capitano palermitano, o di Carrizo, per il posto rifiutato da Sorrentino. «So bene che, se si parte con questo ruolo, è perché hai alle spalle uno che prima o poi prenderà la tua maglia – ammette Sorrentino -. Posavec può rappresentare il futuro perché ha la struttura e la predisposizione da numero uno. Già pronto? Glielo auguro. Vi posso garantire che giocare nel Palermo e in A non è semplice. Josip ce la farà, ma ha 20 anni. La sua arma in più, che io non avrò, si chiama Sicignano». CARATTERE. Dalla parte di Posavec la personalità. In pieno caos, dopo la vittoria sulla Sampdoria fu fra i pochi a prendere l’iniziativa e urlare: «Grande vittoria, ci salveremo». Da futuro leader e dall’alto di un particolarissimo record che è quello dell’unico giocatore imbattuto (una sola presenza contro il Bologna) pensava di dare così il suo contributo nell’operazione salvezza. E, comunque, se per diventare famoso, dovrà fare gavetta, Josip non trema: «E’ giusto che coltivi ambizioni e sogni. Il mio dovere è di impegnarmi e sudare, me lo ricorda sempre Sicignano. Ringrazio il cielo per avermi dato l’occasione di diventare un buon calciatore. Non dimenticherò mai l’esordio, a Palermo»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.