Corriere dello Sport: “Zamparini: «La gente mi insulta? E’ cattiveria e…»”
“«Sì, Schelotto. Nel campionato scorso, dopo la rottura con Ballardini, avevo puntato sul tecnico argentino che però non riuscì a resistere al richiamo del Boca. Da lì, la situazione è diventata sempre più complicata». Riassunto delle puntate precedenti: Palermo, 11 gennaio 2016, Zamparini annuncia l’ingaggio di Guillermo Barros Schelotto, argentino, nato a La Plata il 4 maggio ‘73, secondo calciatore più titolato della storia del Boca Juniors con 16 trofei dopo Sebastian Battaglia (18); terzo giocatore argentino in assoluto ex aequo con Alfredo Di Stefano (21). Il 27 novembre 2015, Schelotto aveva lasciato la guida del Lanus, club con il quale, nel 2013, aveva vinto la Copa Sudamericana. Assunto dal Palermo, ma prigioniero dei empi di tesseramento che spingono il Palermo a mandarlo in panchina come dirigente accompagnatore, con Giovanni Tedesco allenatore. Il 10 febbraio 2016, Schelotto si dmette: l’Uefa non ha riconosciuto la validità del patentino da allenatore. Il 1º marzo 2016, Schelotto diventa l’allenatore del Boca Juniors al posto dell’esonerato Rodolfo Arruabarrena. Zamparini non ce l’ha con l’argentino. Ce l’ha con chi lo insulta. «Oggi, purtroppo, in Rete non ci sono controlli, imperversano la violenza verbale, la cattiveria, l’incultura sportiva. I tifosi del Verona hanno applaudito la loro squadra il giorno in cui è retrocessa in serie A e la stessa scena si ripete in Premier League. Questo si chiama rispetto, fair play, educazione»”. Queste le parole di Maurizio Zamparini in uno speciale pubblicato oggi su “Il Corriere dello Sport”.