“Sul luogo del misfatto splende quel sole primaverile che accompagna riconciliazioni obbligate. Pace fatta tra Ballardini e Sorrentino: il tutto davanti alla squadra, e per il bene del Palermo. Che, inteso come gruppo, si sta ricompattando per non rendere la salvezza una chimera. A Coccaglio, qualche ora prima della trasferta di Verona che chiudeva il girone di andata, la tensione si tagliava a fette. Ma adesso una stretta di mano allunga la vita. O la fa ricominciare, come nel caso di Ballardini in rosanero. Nel ritiro bresciano c’è anche il presidente Zamparini, che professa il proprio mea culpa davanti alle telecamere. «Ho agito d’impulso, mandando via Ballardini la prima volta. Avrei dovuto intervenire e sistemare tutto, anche perché già allora avevo intenzione di tenerlo per tutto il campionato. Ma è il momento di dimenticare le polemiche: l’ho detto anche ai giocatori. Abbiamo le possibilità di arrivare alla salvezza». PRIMA SCELTA. L’ufficialità del ritorno di Ballardini al Palermo si arricchisce di un particolare. «Il vecchio contratto prevedeva la sua permanenza in caso di salvezza», spiega Zamparini. «Ma oggi ha manifestato la volontà di voler rimanere anche in un’eventuale serie B». Sulle scene da teatro dell’assurdo consumate a gennaio da queste parti è meglio sorvolare perché, ma come dice il numero uno del club siciliano, «bisogna solo raccogliere le idee per salvarsi». Il tecnico romagnolo era finito nel tritacarne di una situazione surreale, ora tra lui e il Palermo si riallaccia il filo del discorso proprio sul campo di Coccaglio. Dapprima appartato col ds Gerolin, Ballardini mette a punto il nuovo accordo (tre mesi fa si era arrivati alla rescissione del contratto) rinegoziando tutto alla presenza di Zamparini. Supervisore del primo giorno di ritiro, il patron, che decide di fare chiarezza in prima persona. Il Palermo, nel frattempo, cerca di non staccare la spina. Per stessa definizione del presidente, virare su Ballardini è la mossa della disperazione. «Gioca un calcio che piace a me: anche nelle sconfitte, il suo gioco è gradevole. Io sono una persone riflessiva e ho sempre ammesso i miei errori: il problema con Sorrentino era già risolto da tempo. Sul campo certe cose succedono, il giocatore ha sbagliato andando a parlarne in televisione. Ballardini era la mia prima scelta prima di puntare su Novellino, poi non ci siamo trovati d’accordo». SORRENTINO OK. Intanto, proprio Sorrentino era uno degli osservati speciali a Coccaglio anche per le sue condizioni fisiche: dopo gli esami cranio-facciali eseguiti all’ospedale di Brescia, nessuna lesione evidenziata e il portiere ha partecipato regolarmente all’allenamento. Struna, invece, è stato sottoposto alle cure dei fisioterapisti per i problemi al flessore. Il Palermo raccoglie i cocci, anche se all’orizzonte la trasferta allo Juventus Stadium non promette bene. «Ho una squadra superiore a Carpi e Frosinone», dice ancora Zamparini. «Loro combattono, ma hanno meno qualità. Poi è successo che molti, contro di noi, hanno fatto la miglior partita della stagione. Vedi la Lazio domenica scorsa. Quello è stato il Palermo più brutto quest’anno. E ho dovuto mandare via Novellino, al quale voglio bene come un figlio, ma è stata una decisione sofferta»”. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.