“Lo credeva diverso il suo ritorno a Palermo. E ancora pensa e ripensa a quel che poteva essere e non è stato. Senza darsi pace: «Qui, sono come a casa mia…». A casa, nel vero senso della parola considerati suoi affetti familiari. Ma anche Corini ha dovuto incassare un duro colpo. E continuare su quella striscia di insuccessi che sembra infinita. Eugenio, per fortuna, ha un dono, quello di non drammatizzare più del necessario e di trovare la serenità anche nei momenti più difficili. Si agita nel suo intimo, all’esterno però riesce a portare quella tranquillità che non bisogna scambiare per rassegnazione. Parola che nel suo vocabolario di “capitano” non esiste. «Deluso? Certo, ma sempre ottimista e positivo», la sua filosofia. La sconfitta col Chievo invece ha mandato su tutte le furie il presidente che non l’ha digerita. Come del resto i tifosi. rianimati dall’effetto Corini e dall’amore per la squadra che affonda.
CORINI CI CREDE – Il presidente gli ha lanciato un messaggio che non si discute. «Vuole salvarsi, fare tutto il possibile per tenere in piedi la squadra in A», rivela il tecnico quando si parla di mercato e di Zamparini. Anche Corini c’è e non molla. «Abbiamo perso una battaglia non la guerra… Capisco la preoccupazione dei tifosi che sconvolti da un’altra giornata di sofferenze vorrebbero interventi per migliorare l’organico. E fanno bene a non arrendersi perché ho visto un presidente determinato e convinto di fare qualcosa di importante». Questi concetti, Corini li ha ribaditi nell’annuale riunione con gli sponsor, tra cui Radio Action che ne ha colto, in diretta, il desiderio di rivincita. Una serata nella quale “Genio” si è fatto accompagnare non soltanto dalle istituzioni, il dirigente Micciché, ma anche da Posavec e Nestorovski, il presente fatto di dubbi ma anche di speranze; Embalo e Lo Faso, il Palermo che verrà. C’è un futuro di difendere. Come? «I tifosi sono stati commoventi, Zamparini vuole un finale differente, nella squadra ci sono paure e ansie da scacciare. Siamo dispiaciuti. Però proprio in questo momento dobbiamo trovare l’energia e la forza di risollevarci».
PARTITE FONDAMENTALI. Corini sa che il calcio è pieno di sorprese, che malgrado tutto c’è ancora tempo ed esistono margini per cambiare rotta. «Due gare fondamentali a Genova e contro il Pescara. Non bisogna piangersi addosso ma reagire, trovare la forza per uscire da questo labirinto. Il solo impegno non basta più. Necessaria la scintilla cioè il risultato positivo. A partire da Genova contro un avversario che in casa dà il meglio di sé, poi ci aspetta lo scontro diretto con il Pescara con un solo risultato possibile per noi, la vittoria, per continuare a sperare. E per una sosta tranquilla, che ci consenta di lavorare con entusiasmo, prima di riprendere nel 2017 a Empoli, speriamo nel migliore dei modi. Non possiamo più aspettare. Mi ha fatto piacere ricevere gli auguri da Luca Toni. Dai qui è partito per una grande carriera. Abbiamo vissuto due anni strepitosi, con promozione ed Europa. Un periodo magico per il Palermo, indimenticabile. Ma il passato non conta, cerchiamo punti. Mercato? Ci pensiamo. La sosta ci aiuterà. Ho le mie idee, le svilupperò con la società, proveremo a capire quali sono giocatori più adatti per ripartire con maggiori certezze»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.