Corriere dello Sport: “Vitiello promuove De Zerbi: «Ha l’approccio di Conte»”

De Zerbi ha un’immagine che lo rappresenta nel mondo virtuale. La sua “proiezione” ha un nome e un cognome: Antonio Conte. È possibile metterli sullo stesso piano? La risposta è affermativa se a paragonarli è Roberto Vitiello, uno che parla con cognizione di causa essendo stato a Siena alle dipendenze dell’attuale coach del Chelsea: «Le idee sono diverse ma l’approccio agli allenamenti è molto simile. Dal punto di vista psicologico, De Zerbi si avvicina molto a Conte». Per il tecnico lombardo si tratta di un accostamento impegnativo ma anche prestigioso. Ed è curioso che a sbilanciarsi sia stato uno dei due giocatori di movimento (l’altro è Pezzella) mai impiegati finora dall’ex allenatore del Foggia: «Capitano non giocatore? Il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti. Io cercherò di fare le cose nel miglior modo possibile con l’obiettivo di ritagliarmi un posto la domenica. Sono sereno, il mister mi ha parlato e mi ha manifestato la sua fiducia. Bisogna continuare a lavorare cercando di mettere da parte l’io e pensare al noi». Il messaggio è chiaro: De Zerbi ha conquistato anche coloro che in questo momento si trovano dietro le quinte: «Lui e Ballardini, tecnico che ringraziamo per l’aiuto e con il quale l’anno scorso abbiamo conquistato una salvezza insperata, chiedono cose diverse. De Zerbi, che ha idee innovative, ha portato linfa nuova ed entusiasmo». Con Vitiello in panchina, il capitano è Diamanti: «È il nostro giocatore più rappresentativo, è entrato in punta di piedi ma già si fa sentire». Il contributo del fantasista toscano può essere determinante per i rosanero: «Cinque o sei squadre lotteranno per la salvezza. Noi dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro senza pensare a ciò che fanno gli altri. Tutti ci danno per spacciati e sarebbe bello fare ricredere tanta gente». Battere il Torino, squadra alla quale il 29 aprile 2015 il difensore campano ha realizzato la sua unica rete finora con la maglia rosanero, potrebbe indurre i detrattori a cambiare qualche giudizio: «Ricordo con piacere quel gol anche perché segnare in A non capita spesso. Il Toro, che assieme al Chievo è la sorpresa del campionato in questo momento, è una squadra attrezzata. Sarà una gara molto difficile. Belotti? Si vedeva che avrebbe avuto un futuro roseo». […]”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.