L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Spal che riparte da Oddo.
Annunciato da almeno due settimane, l’esonero di Daniele De Rossi è arrivato puntuale ieri con una nota essenziale della Spal che ha comunicato che l’ex centrocampista della Roma e della Nazionale «è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della prima squadra». Insieme al tecnico lasciano il vice Carlo Cornacchia, i collaboratori tecnici Emanuele Mancini, Guillermo Giacomazzi e Marcos Alvarez nonché il match analyst Simone Contran. «La Spal ringrazia tutti per il lavoro svolto, augurando le migliori fortune professionali per il futuro».
COMMIATO. Poche parole che stridono rispetto alle grandi attese che aveva suscitato il centrocampista della Roma al momento del suo arrivo a Ferrara per sostituire Roberto Venturato, l’allenatore espertissimo del campionato che pure non era riuscito a indirizzare positivamente la stagione di una squadra evidentemente con più di una crepa nell’organico che neppure l’entusiasmo e la grinta di Capitan Futuro sono riusciti a sanare. S’era sperato che l’arrivo di Radja Nainggolan potesse dare una mano a De Rossi che aveva perso sul mercato Salvatore Esposito, un addio che aveva creato frizioni con il direttore sportivo Fabio Lupo. Che si è rivolto a Massimo Oddo, pescarese come lui, una volta convinto il presidente Joe Tacopina dell’inevitabile nuovo avvicendamento in panchina. NUOVO TENTATIVO. Ci proverà, dunque, partendo dal Como e poi andando a fare visita al Genoa, l’ex difensore del Milan e della Nazionale, altro campione del Mondo di Germania 2006 a sedere su una panchina di B in questa stagione con Cannavaro (appena esonerato dal Benevento), Inzaghi, Grosso e Gilardino. Figlio d’arte, Oddo ha alle spalle esperienze significative nella categoria alla guida del Pescara con cui ha vinto la finale dei playoff contro il Trapani di Cosmi, al termine di una partita bellissima ed epica con Serse consolato in panchina tra le lacrime dal suo ex allievo nella notte che chiuse il cerchio il 9 giugno del 2016. Nella stagione precedente, infatti, Massimo era stato chiamato dal presidente del club abruzzese Daniele Sebastiani al posto di Marco Baroni, a una giornata dalla fine della stagione regolare. Centrati i playoff, perse però in finale contro il Bologna di Delio Rossi. Ma in A, oltre alla squadra della sua città, ha poi allenato anche Udinese e Crotone. Mentre nelle ultime stagioni ha lavorato al Perugia e poi ancora al Pescara e al Padova con alterne fortune. CALCIO TOTALE. Ma non si è mai rassegnato a doversi dedicare alla carriera di opinionista televisivo che pure lo ha visto impegnato a intermittenza nelle ultime annate. E così ora gli toccherà salvare la Spal scivolata in una non facile situazione di classifica, ma con tutte le possibilità intatte di mantenere la categoria. Attraverso quale sistema di gioco? Tecnico non succube di una sola visione, al di là della forma, Oddo non rinuncerà al suo calcio offensivo che ha avuto nella sintesi delle due fasi di gioco la sua vera arma letale soprattutto nelle prime stagioni pescaresi. Quelle che anche Tacopina si augura possa ripetere alla guida della Spal per evitare le amarezze veneziane da cui era scappato sognando un’altra Spal!