“L’autunno incipiente non dissipa i dubbi, anzi. Il Palermo ne ha parecchi: molto in divenire se è vero che, come dice De Zerbi, da migliorare c’è dappertutto. E allora le novità sono dietro l’angolo, in vista della trasferta a Bergamo. Chochev in primis, nel senso che il turn-over fisiologico nell’infrasettimanale può portare alcune variazioni. Quelle che il tecnico rosanero non esclude a priori, durante il ritiro a Coccaglio. Quindi un turno di riposo per Hiljemark può essere messo in conto. Sabato c’è la Juve, certo, ma il Palermo è pur sempre a caccia della sua prima vittoria in campionato. La rifinitura in programma oggi a Coccaglio chiarirà le intenzioni di Roberto De Zerbi.
GAZZI CERTEZZA. Non scuce nulla, il tecnico dei siciliani, se non qualche indicazione impartita a Nestorovski che è il terminale offensivo obbligato. Ma sul resto non sembra dover incidere la volontà presidenziale – Zamparini, in visita lunedì nel ritiro di Coccaglio, ha come pallino la difesa a quattro – almeno per adesso. Il calcio fresco di De Zerbi, almeno nelle volontà, ha bisogno di tempo. E, al momento, i punti interrogativi sono in difesa. Tre o quattro dietro? L’allenatore del Palermo si porta dietro il rebus anche stamattina, a poche ore dalla partita con l’Atalanta. Nessuna certezza alla vigilia, anche se col Crotone si è svoltato una volta sposata la linea della gestione Ballardini, ovvero con la retroguardia a tre. Gazzi è tra le poche certezze, mentre l’altro inamovibile è Gonzalez: il centrale veneto può essere arretrato in difesa, anche se De Zerbi lo vede meglio a dirigere il traffico nel mezzo. Soluzione più gettonata verso la partita odierna. Peraltro, quando Gazzi vede l’Atalanta sembra avere una vena realizzativa pronunciata: ai bergamaschi ha segnato due dei suoi quattro gol in carriera. Non sta benissimo Sallai, che comunque dovrebbe andare in panchina. Qualche cifra, probabilmente in linea con il calcio di De Zerbi: era dal 2005 che il Palermo non faceva registrare un possesso palla così ampio (72%); i siciliani, poi, non vincono a Bergamo dal maggio del 2010. Numeri contraddittori, così come il precedente della partita in casa dell’Atalanta nel settembre 2012, immediatamente successiva al ritiro di Coccaglio: in quel caso, il giustiziere del Palermo fu Raimondi (che aveva peraltro un passato in rosanero) a due minuti dalla fine”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.