“Lavorare nel segno della continuità può essere la medicina giusta per curare la “malattia”. Tatticamente, il Palermo anti-Milan potrebbe avere lo stesso profilo della formazione schierata a Cagliari. Il copione dovrebbe essere lo stesso (4-1-4-1 da leggere come 4-3-3 in fase di possesso) se verranno confermate le indicazioni emerse ieri pomeriggio al “Tenente Onorato” durante l’allenamento aperto alla stampa. Il modulo proposto al “Sant’Elia” è lo schema sul quale De Zerbi ha focalizzato l’attenzione nel corso di una seduta introdotta da esercitazioni specifiche sui movimenti della linea difensiva. Diversi i nodi da sciogliere: in difesa, in attesa di sviluppi sul fronte Rispoli che ieri si è sottoposto alle cure dei fisioterapisti al pari di Balogh, Bentivegna, Giuliano e Gonzalez, sono in corsa per una maglia nel ruolo di terzino destro Morganella e Cionek, convocato per le gare contro Romania (qualificazione ai Mondiali) e Slovenia (amichevole) dell’11 e 14 novembre. Vitiello, impiegabile come esterno, è stato provato come centrale assieme a Rajkovic (ormai recuperato) in una difesa a quattro supportata sulle fasce dal cursore svizzero e da Aleesami, “chiamato” dal ct della Norvegia per il match di qualificazione ai Mondiali contro la Repubblica Ceca. A centrocampo si profilano due ballottaggi: Gazzi-Jajalo in qualità di play davanti alla difesa e Chochev-Bruno Henrique nella batteria dei trequartisti impreziosita, a destra, dalla presenza di Diamanti. E Quaison? Schierato a Cagliari come esterno sinistro, ruolo affidato ieri a Lo Faso e a Sallai coadiuvato anche in campo da una traduttrice, il jolly svedese ha agito da prima punta e ha anche segnato la doppietta che ha deciso la partitella finale. Sfida alla quale non hanno preso parte i macedoni Nestorovski (differenziato programmato) e Trajkovski che si è allenato a parte”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.