L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’infortunio di Verratti.
Un mese di assenza, pesante forse più per l’Italia che per il Paris Saint-Germain. Marco Verratti è tornato ai box, gli è capitato spesso negli ultimi anni, in cui è stato vittima di infortuni di ogni genere, Covid compreso. Dovrà star fermo 4 settimane – così recita il bollettino del Psg – per una profonda lesione al muscolo obliquo dell’anca.
Le 4 settimane in cui dovrà star fermo l’azzurro vogliono dire assenza, certa, negli ultimi due match di qualificazione al Mondiale in Qatar che l’Italia di Roberto Mancini dovrà affrontare a novembre: il 12, all’Olimpico di Roma, contro la Svizzera, con cui condividiamo il primato nel girone e il 15 a Belfast in casa dell’Irlanda del Nord. Match che il ct azzurro avrebbe giocato volentieri con il centrocampo titolare, quello composto dal parigino, Jorginho e Barella. Con quelle due partite, tra l’altro, Verratti avrebbe potuto tagliare il traguardo delle 50 presenze in maglia azzurra, che sarebbero potute essere quasi il doppio se negli anni gli infortuni non l’avessero perseguitato.
Con il Psg, invece, salterà la gara di venerdì al Parco dei Principi contro il Lilla, campione di Francia, poi il match di Champions a Lipsia, la trasferta di Bordeaux e il confronto interno con il Nantes. L’obiettivo, non ancora dichiarato, è tornare quantomeno a disposizione per la super sfida del 24 novembre a Manchester contro il City di Guardiola, un allenatore calcisticamente innamorato dell’azzurro: «I’m in love» aveva detto dopo il 2-0 del 28 settembre.