“Quello che potrebbe essere, quello che potrebbe succedere ha davvero del clamoroso: Gian Piero Ventura da ct della Nazionale a nuovo allenatore del Jiangsu Suning, Super League cinese, stessa potentissima proprietà dell’Inter, affidatasi da un mese al coordinatore tecnico Walter Sabatini, e ora subito protagonista. Ventura in Cina (dove lo ha preceduto l’uomo che lo aveva promosso in azzurro, Marcello Lippi) non dopo il Mondiale, ma adesso, entro giugno, dopo un ballottaggio con Claudio Ranieri (conttato anche Guidolin). Già, l’ex tecnico mito del Leicester, inseguito come simbolo di un calcio capace di andare oltre i limiti, però (almeno) in questo momento poco propenso ad accettare un trasferimento tanto lontano (e magari “utile” proprio qui, se le cose azzurre dovessero conoscere il “terremoto” Jiangsu ). Comunque, un’operazione multi milionaria da chiudere in tempi rapidi, a determinate condizioni. CARTE IN TAVOLA. Nel tumultuoso mercato globale, che non risparmia il calcio, possono prendere le mosse iniziative davvero strabilianti, che si fa fatica a inquadrare nelle dinamiche naturali delle cose. In questo crocevia pazzesco si trova adesso un uomo come Ventura, ct dell’Italia, impegnatissi mo nella rincorsa a Russia 2018, legato alla Federazione da un contratto biennale (in procinto di essere allineato ai livelli pre Conte), scadenza luglio del prossimo anno. Piuttosto che inseguire certezze che non ci sono, conviene mettere tutti gli elementi sul tavolo. Il primo è la notizia di un contatto “serio”, avvenuto recentemente, durante il quale è stata fatta arrivare a Ventura la proposta di cui si diceva: ingaggio superiore ai 10 milioni a stagione (più bonus) per due anni, e opzione sul terzo. Un’off erta da far tremare le gambe a chiunque, giunta per altro in un momento non certo “felice” nei rapporti tra il ct e la Federazione, al di là degli sforzi compiuti dalle parti per ricomporre una serie di dissidi accumulatisi negli ultimi mesi: dalla mancata qualifi ca a Dt dell’allenatore all’ingresso di Ulivieri, come delegato Figc, nel Club Italia fino al grande freddo tra Ventura e Di Biagio sulla gestione dell’UnderNazionale. Detto questo, gli sviluppi della situazione sono ancora tutti da scrivere. Siamo in una fase dinamica, che gioco forza si concluderà in fretta (il campionato cinese, dopo la sosta internazionale, riprenderà il 17 giugno). E tutto può accadere, è il caso di dire. PERCHE’. Per quanto riguarda le ragioni che muovono il colosso Suning, non ci sono dubbi. Entrato nel Jiangsu a fi ne 2015 (6 mesi prima di perfezionare l’acquisto dell’Inter), il mega gruppo cinese ha profuso sforzi e investimenti ingentissimi (100 milioni per arrivare tra gli altri ai due brasiliani Ramires, ex Chelsea e Teixeira), liquidando il tecnico rumeno Dan Petrescu e puntando sul coreano Choi Yong-Soo, capace, la scorsa stagione di arrivare secondo alle spalle del Guangzhou Evergrande. Solo che in questo avvio di campionato, dopo 12 partite, il Jiangsu si trova penultimo, con 8 punti, uno solo in più rispetto al YB Funde, già a -24 dal solito Evergrande guidato da Scolari, erede di Marcello Lippi. Ora, basta prendere appunto la classifi ca della Chinese Super League per trovare ai primi posti solo tecnici stranieri: dal già citato ex ct del Brasile a Villas Boas, da Pellegrini a Magath, da Stojkovic al neo promosso Cannavaro. E’ tempo di puntare su allenatori di nome, possibilmente italiani (la presenza di Sabatini in seno al Suning Sports Group non è casuale). E il lavoro e la carriera di Ventura rispondono ai desiderata dei manager cinesi. Naturalmente stiamo parlando di una vicenda eufemisticamente… molto complessa, anche per le ripercussioni che porterebbe con sé, a un anno dal prossimo mondiale, ancora da conquistare.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.