“Prima della Francia. Dopo con la Francia. Giampiero Ventura e il suo destino che s’intreccia con i Bleus. Perché da ieri, ultimo giorno prima della spedizione della Nazionale di Conte per l’Europeo, è il nuovo commissario tecnico della Nazionale, nomina che diventerà operativa subito dopo il torneo transalpino, quando l’attuale ct vestirà la tuta d’allenamento del Chelsea. Perché il suo debutto sulla panchina azzurra è già fissato il primo di settembre, proprio contro la Francia. Quel giorno potrà permettersi – diciamo così – di sperimentare il brivido dell’esordio. Quattro giorni dopo, in Israele, i punti cominceranno a pesare in maniera decisiva, c’è la marcia – tutta in salita – per Russia 2018. E non si potrà sbagliare una mossa. TERMINI. Ventura si legherà alla Nazionale per i prossimi due anni, contratto da un milione e trecentomila tutto compreso, cioè subito in busta quello che sarebbe dovuto essere il premio per la qualificazione al prossimo Mondiale, anche se ad una cifra inferiore. Potrà contare su tre dei suoi più fidi collaboratori: il vice Salvatore. Sullo, il preparatore atletico Alessandro Innocenti e l’allenatore dei portieri Giuseppe Zinetti. Il resto dello staff, come ha confermato ieri Tavecchio, sarà di nomina e competenza federale. Il presidente della Federcalcio vince la sua battaglia. «Sarei andato contro tutto» è un passaggio significativo dell’annuncio di ieri (arrivato alle 17.44), anche se poi il numero uno di via Allegri specifica di non aver «avuto pressioni di alcun genere». In realtà, ne sono arrivate e dalle direzioni più disparate, proprie ed improprie, tanto da far slittare più di una volta (Ventura è venuto nella Capitale un paio di volte convinto fosse quella buona, per poi tornarsene a mani vuote a Bari) l’incontro decisivo per chiudere la partita. Di sicuro entrambe le parti hanno avuto la forza di aspettare e di resistere. MAESTRO. Tavecchio ha avuto sempre e solo Ventura come unico nome per la panchina della Nazionale. Aveva una caratteristica che tanti altri non avevano. Era senza sponsor alle spalle, l’uomo che chiamavi al telefono senza intermediari, diretto. Una qualità che unita alle altre finiva per tratteggiare l’identikit del ct perfetto. «E’ un maestro di calcio che ha insegnato a tanti allenatori le sue idee innovative, ha lanciato un sacco di calciatori alcuni dei quali oggi sono in Nazionale, ha esperienza smisurata nella formazione del settore giovanile» sono le doti tratteggiate dal padrone di casa della Federcalcio nello spiegare i perché di una scelta comunque faticosa e tormentata, durata settimane (il primo giorno circolato di rosso doveva essere il 24 maggio). TAGLIO COL PASSATO. Ventura – che sarà presentato il 18 luglio, prima al Consiglio federale e poi alla stampa – è l’uomo del taglio col passato, del dopo Conte, lui che lo ha già sostituito una volta in panchina (a Bari), con risultati fra l’altro decisamente apprezzabili. Ma non solo. L’addio di Conte, per quanto scritto da un contratto, ha convinto Tavecchio a scegliere la strada di un allenatore da forti motivazioni federali, che sposasse la causa azzurra senza se e senza ma. Tavecchio lo ha sottolineato: «Credo che abbia avuto sempre un certo senso di appartenenza alle società da cui ha avuto un incarico e da quello che ho riscontrato ha anche un forte legame con la Nazionale. Ha lo stesso concetto del sacrificio e perserveranza che ha Conte nel condurre la nostra squadra, credo che sarà una persona all’altezza». Ventura la prima pietra di un castello che deve essere costruito, che passa inevitabilmente per la grana Lippi (il direttore tecnico che dovrebbe essere un’altra figura apicale nello scacchiere previsto da Tavecchio). L’idea è quella di avere una struttura, centrale e periferica (con i centri federali), che possa garantire alla Federcalcio il suo futuro: «E’ il primo passo di un progetto di rafforzamento, specializzazione e professionalizzazione del Club Italia, volto a dare un senso di appartenenza maggiore alla federazione»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.