“Nel gran tourbillon della primavera passata, quando iniziò il lungo addio di Antonio Conte, annunciato dal Chelsea come futuro allenatore dei Blues subito dopo il doppio impegno azzurro di marzo, nel gran valzer di nomi destinati alla panchina della Nazionale (dopo quello di Donadoni e prima della pista giusta ispirata da Lippi, dt in pectore), era entrato anche quello di Gianni De Biasi, ct dell’Albania, allora come adesso. Ieri però quella suggestione del 2016 Gian Piero Ventura l’ha lasciata in un angolo. La partita odierna pesa per quello che vale, tantissimo, non per certi risvolti e retroscena portati ormai via dal vento. Il ct, allora ancora in borghese, era semplice spettatore a Marassi, nel novembre 2015, prima volta “amichevole” tra le due nazionali. I 27 mila albanesi che riempirono lo stadio lui ce l’ha sempre negli occhi. Oggi i tifosi avversari non saranno così numerosi ma ci saranno di sicuro. A lui comunque preme soprattutto una cosa: che ci sia la sua Italia. Perché vincere è l’unica cosa da fare. «Che Italia ci vorrà? Un’Italia aggressiva? Diciamo che servirà una buona Italia, per superare un’Albania che si giocherà questa partita per entrare nella storia». A proposito di attese, il ct ha spiegato come i giorni di Coverciano siano stati positivi: «Ho lavorato con la piena disponibilità del gruppo; ho visto grande voglia di partecipare; adesso mi aspetto un passo avanti rispetto alle ultime partite. Dovessimo riuscirci, faremmo qualcosa che sei mesi fa era impensabile». La Spagna intanto domani se la vedrà col la sorpresa Israele («Non credo sia una partita facile per gli spagnoli: Israele ha perso solo con noi eppoi le ha vinte tutte» ha chiosato Ventura) ma l’Italia deve pensare a se stessa: «Sì, ci tengo particolarmente, a vincere; sarebbe un passo enorme, un segnale anche per quelli che vogliono arrivare in questo gruppo. Spero di essere capace di trasformare questa sfida in una partita importantissima».
SCELTE. Questa non è l’Albania in ascesa, capace di arrivare a Francia 2016. E’ 54ª nel ranking Fifa (con Israele ormai in scia) ed è senza gli squalificati Berisha (al suo posto debutterà Strakosha, che lo ha sostituito alla Lazio) e Djimisti oltre a Mavraj infortunato. Ventura si aspetta un avversario ridisegnato con il 4-5-1 e per questo potrebbe anche a sorpresa passare dal 4-2-4 al 4-3-3, inserendo Parolo in mediana togliendo Immobile, lasciando davanti Candreva-Belotti-Insigne: «Mi aspetto che loro giochino chiusi, per non lasciare niente di intentato. Ripeto, è una partita storica per l’Albania, e anche per Gianni; non ci sarà un solo minuto facile». Anche perché, come ricordato, l’Albania non sarà sola. Il ct ne è consapevole: «Di sicuro ci saranno tanti tifosi albanesi allo stadio, loro sono ovunque. Ho amici albanesi, mi stanno tempestando di messaggi: “stiamo arrivando”». E quando gli viene riportato che Basha, centrocampista albanese del Bari, ex torinista, avrebbe rivelato a Di Biasi i suoi segreti il ct chiude con una battuta: «Basha ha rivelato i miei segreti? Bene a sapersi; dico solo che lui ora gioca a Bari, la mia città, prima o poi lo becco…»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.