Corriere dello Sport: “Ventura: «Italia, ce la faremo»”
“Come è lontana Israele, davvero molto più di Madrid. No, la partita di oggi non c’entra. E’ il Gian Piero Ventura che non ti aspetti, quello che con misura e pacatezza si rimette pubblicamente in pista, anche con una buona dose di autocritica, dopo il testa coda del Bernabeu, che fa riflettere. Esattamente un anno fa, a Haifa, alla vigilia del debutto nelle qualifi cazioni mondiali, il fresco ct animò quella trasferta con una decisa polemica per quello che gli era piovuto addosso dopo la sconfi tta con la Francia, il giorno del suo debutto, nella sua Bari. Sarà per la suggestione reggiana, città del Tricolore, ma il ct in questo caso alle critiche inevitabili dopo lo 0-3 contro la Spagna, ha reagito cercando unità di intenti tra lui, squadra, media e tifosi. L’obiettivo è riprendere qui il discorso interrotto sabato scorso, perché la Russia è diventata in questo momento il Progetto.
RISCHIO. A Tavecchio che aveva parlato di apocalisse in caso di mancata qualificazione, Ventura ha risposto nel modo migliore possibile, dal suo punto di vista: «Il termine è un po’… enorme. Però, se l’Italia non andasse al Mondiale sarebbe un fatto talmente grave da rimettere tutto in discussione. Ma noi siamo convinti di qualificarci, anNé rancori né rivincite: la priorità è andare in Russia «Il 4-2-4? Quando siamo in grado di condurre il gioco» che attraverso i play off». Già lo spareggio. In fondo Ventura a questo esito aveva pensato fi n dal momento del sorteggio premondiale. E qui arriva il suo punto di vista sulle scelte per Madrid, su quella partita, sul valore della sconfi tta e sulle imputazioni e la lezione ricevute: «Siamo stati bravi a presentarci a Madrid a pari punti con la Spagna, meno in quella partita. Non volevo andare a perdere “solo” 1-0. Rifare le stesse scelte? Dopo uno 0-3 è chiaro che delle cose andrebbero cambiate. Ma adesso sappiamo cose che prima non sapevamo. Intanto che con questo modulo, capitolo un po’ enfatizzato, il 4-24, possiamo scendere in campo quando siamo in grado di condurre il gioco». Anche con la critica l’approccio è moderato: «Fanno parte del gioco, accettiamo come è giusto quelle costruttive, e in questo caso come spesso accade, non tutte lo sono state. Ma io posso contare su un gruppo che mi ha dato più di quello che mi sarei aspettato, una disponibilità assoluta. Avremo tutti voglia di riscatto». QUALE ITALIA. Tanto che Ventura opererà solo i cambi imposti dalla squalifica di Bonucci e dall’infortunio di Spinazzola. Così l’Italia anti Israele ricalcherà quella vista a Madrid, con Conti (12° debuttante) esterno destro (con Darmian a sinistra) e con Astori in coppia con Barzagli. Nel cuore del centrocampo ancora Verratti e De Rossi, che qui raggiunge l’amico Pirlo a quota 116 presenze, quarto azzurro di sempre. In avanti spazio nuovamente a Candreva-Belotti-Immobile-Insigne. Per ricominciare”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.