Corriere dello Sport: “Venezia, capitan Domizzi sfida il mito Nesta: «Ma io penso solo a come battere il Perugia»”
“Non era mai successo, nella storia, che una squadra di calcio italiana compisse il “salto triplo” dalla D alla A in tre anni: un paio di settimane fa, a completare l’en plein c’è riuscito il Parma; ma, per quegli strani casi che riservano la vita e lo sport, non è detto che l’impresa non possa essere ripetuta già nella stessa stagione sportiva. Tra le squadre che (fi nalmente…) nel week-end inizieranno i play off per l’ultimo lasciapassare verso la massima serie c’è infatti anche il Venezia, la cui risalita dopo l’ennesima scomparsa degli ultimi anni dal calcio professionistico per problemi societari è andata letteralmente a braccetto con quella dei Ducali.
UN’ALTRA MATRICOLA. Una matricola, dunque, quella lagunare. Ma una matricola del tutto particolare, vista la grande esperienza, anche di Serie A, su cui possono contare molti degli arancioneroverdi. In primis, Pippo Inzaghi, che, dopo una carriera da capocannoniere sui massimi palcoscenici calcistici, italiani e internazionali, proprio dalla A ha iniziato la carriera da tecnico, prima di accettare la Serie C e diventare così l’artefi ce della grande scalata del Venezia. Ma anche in campo non mancano gli esempi di campioni che, oggi in maglia arancioneroverde, hanno scritto in un passato nemmeno troppo lontano grandi pagine di calcio italiano. BANDIERA DOMIZZI. Su tutti, Maurizio Domizzi, il capitano di questo Venezia (la fascia spetterebbe a Soligo, che però ha avuto pochissimi minuti di gioco a disposizione nel corso della stagione). Per lui basta lasciar parlare le cifre: 13 campionati di A (senza contare quelli da ragazzino aggregato alla prima squadra proprio di quella Lazio in cui cominciava ad aff ermarsi la stella di un certo Alessandro Nesta, domenica avversario sulla panchina del Perugia), l’ultimo dei quali appena due anni fa, con l’Udinese (ultima, lunghissima, tappa, di una carriera che l’ha visto vestire anche le maglie di Napoli, Ascoli, Brescia, Modena e Sampdoria). Giusto prima di accettare l’off erta del Venezia, per un ritorno in quella C che l’aveva visto tra gli interpreti appena maggiorenne, in quel di Livorno. SENSAZIONI. Del Venezia, oggi, Domizzi è il simbolo. Ed è quindi giusto che sia lui a suonare la carica. «Le sensazioni sono senz’altro positive, perché questi playoff ce li siamo guadagnati nel corso di tutto il campionato, meritandoli e quindi arrivandoci con la consapevolezza di quanto di buono fatto fi n qui. La squadra sta bene e se la sosta inaspettata ci ha forse potuto togliere qualcosa dal punto di vista mentale, adesso abbiamo avuto una settimana piena per ritrovare la giusta inerzia e presentarci pronti all’appuntamento». FATTORE CAMPO. Tra il Venezia e la semifi nale, con il vantaggio del fattore campo per i lagunari, c’è il Perugia… «Per me – riprende Domizzi – è una squadra molto forte, che ha avuto una stagione fatta di strane vicissitudini: sono partiti fortissimo, hanno attraversato un lungo periodo di crisi, poi hanno inanellato una serie di vittorie prima di fi nire in calando. Ma resta una squadra che ha giocatori esperti e di qualità, soprattutto davanti. Del resto, credo che i valori delineati dalla stagione regolari siano quelli giusti, senza nessuna sorpresa: tutte le squadre arrivate ai playoff sono di tutto rispetto, per cui si preannunciano grandi sfide»”. A riportarlo è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.