Corriere dello Sport: “Vai Italia, pensa solo a vincere”
“Nel ritiro dell’Italia, in questi giorni, circola un grande foglio A3 con tante caselle, sigle e cifre. E’ una chiave misteriosa per il futuro. Un po’ come la tabella periodica di Mendeleev, (per altro russo, quando si dice la suggestione) su cui generazioni di studenti di Chimica si sono spaccati la testa. Uguale cercare di raccapezzarsi davanti al quadro degli incroci possibili dal quale tra oggi e domani emergerà l’avversario dell’Italia nei play off decisivi per Russia 2018 in onda tra un mese esatto. Gian Piero Ventura, la cui Italia era stata rimandata alla sessione autunnale, dopo il tonfo di Madrid, poi promossa agli spareggi con la “spinta” del Belgio, adesso non ha molto altro da studiare: per evitare un esame più duro di quanto già non sia insidioso il doppio confronto novembrino, stasera contro l’Albania di Panucci deve assolutamente vincere. Una sconfitta avrebbe come conseguenza quella di peggiorare ulteriormente il suo ranking (attualmente 17°), col rischio di far scivolare la Nazionale fuori dall’urna delle quattro migliori formazioni tra le otto che resteranno in lizza per il mondiale, correndo poi il rischio di uno scontro con una avversaria di livello, tipo Portogallo (o Svizzera), tanto per intenderci. Ma anche un pareggio è sconsigliato, per la stessa serie di motivi. Questo per restare solo alle cifre. LA CHIMICA. C’è poi ovviamente la “chimica” di questo incontro, per la prima volta giocato dalla Nazionale in terra albanese. Bisogna che Ventura e giocatori tornino a “sentirsi” gruppo squadra, come appariva fi no allo scorso giugno. Un altro passo falso, una ulteriore prestazione involuta, dopo tutto quello che è accaduto a Torino, prima, durante e soprattutto dopo l’1-1 con la Macedonia, sarebbe il modo peggiore per iniziare a preparare l’impegno di novembre, anche sotto questo aspetto, altrettanto se non più importante. Ci sono stati faccia a faccia, c’è stata l’assunzione di responsabilità da parte dei senatori azzurri, esplicitata ieri da Buff on («nessuna fronda»), c’è stato il ritorno in campo del presidente Tavecchio («Ct mai in discussione, ma la situazione non è semplice…») e ci sono state le parole “serene” di Ventura. Oggi il ct tornerà al suo 4-2-4, come si era detto già la scorsa settimana. In questo caso non per puntiglio ma per logica, vista la rosa a disposizione e la mezza giornata per preparare la partita odierna. Ma non era l’aspetto tattico quello in questione adesso (per questo ci saranno approfondimenti in casa Italia a partire da domani, ritornati a casa) ma proprio la tenuta mentale del gruppo e la coesione tra giovani ed esperti. Il campo, per altro non certo in grandi condizioni, dovrà dare molte risposte. Di sicuro l’ambiente sarà tutt’altro che ostile (16 mila i tifosi presenti) ma la voglia di battere la più amata tra le avversarie agiterà e animerà non solo l’albanese Panucci. DOVE. Tanti i rimandi all’Italia, in questo angolo lacustre dell’antica Illiria. Perfino il rinnovato stadio di Scutari è intitolato a Loro Boriçi, che altri non è se non Lorenzo Borici, l’attaccante della Lazio, italianizzato “romanamente” nel suo biennio nella Capitale, capitano poi ct dell’Albania e della Cina, negli anni ‘70. Qui, dove il garibaldino Pietro Marubi (fuggito da Piacenza perché, si disse, avesse fatto secco l’allora sindaco della città emiliana) scattò nel 1858 la prima foto balcanica (una donna, musulmana, senza velo: quelli sì erano rivoluzionari), Gian Piero Ventura dovrà dare di sé l’immagine, se non migliore, nuovamente nitida. Tra un mese dovrà metterla sul passaporto per la Russia, meglio “venire” sorridenti”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.