“Era decisiva? E allora l’Italia Under 21 ha un piede e mezzo a Polonia 2017, fase finale del torneo continentale di categoria. Bravi e belli – anche se con qualche piccolo affano – i nostri. Bravi perché continuano a comandare con sicurezza: il primato nel girone 2 è frutto di 5 vittorie e un pareggio in 6 gare giocate, a cui aggiungere 12 gol fatti (altri 4 ieri) e solo 2 subiti (di cui uno ce lo siamo fatti da soli ieri e l’altro, in Serbia, era arrivato da un cross sbagliato). C’è da essere soddisfatti, insomma; per il presente e per il futuro, perché il materiale azzurro può portare a qualcosa di buono nei prossimi anni. SOLO NOI. L’Italia, nel bene e nel male, fa tutto da sola. Prima di tutto una partenza timida, contratta, un po’ confusa. Di mezzo per la verità ci si mette anche qualche decisione dell’arbitro, che non ferma il gioco su due tocchi di mano degli irlandesi e sorvola su diversi falli, fischiandone altri che non sembrano tali. E c’è da dire, come era facilmente immaginabile, che l’Irlanda parte forte, almeno dal punto di vista della corsa e della voglia. Poi, sempre nel bene e nel male, sale in cattedra Rosseti, che Di Biagio ha scelto all’inizio come spalla d’attacco di Monachello (Cerri in panchina). L’occasionissima gli arriva al minuto 8: Berardi va via bene sulla destra e la mette in mezzo rasoterra, la punta del Cesena però fa un disastro a metà tra lo scivolone e la svirgolata. L’errore, evidentemente lascia il segno, perché al 16′ su punizione dalla destra di Byrne è ancora Rosseti che – nel tentativo di liberare – svirgola di destro e mette fuori causa Donnarumma, regalando il vantaggio con un autogol all’angolino. E pensare che il nostro portierone, al suo esordio nella 21, aveva già fatto un mezzo miracolo con un doppio intervento in mischia prima su O’Dowda e poi su Charsley. RISCOSSA. Sull’1-0 per i padroni di casa i nostri si svegliano. Cataldi ci mette ordine, idee e conclusioni (bello il sinistro al 25′ che Rogers mette in angolo in tuffo). Sempre in mezzo al campo c’è Mandragora, che appare sempre sicuro su cosa fare e come farlo. Infine Monachello, che incide pesantemente, quasi come quando decise con una doppietta la gara in casa della Slovenia. Stavolta, però, non conclude lui, ma si mette al servizio dei compagni. E che servizio! Sul gol del pareggio (28′) lancia in area Benassi che è bravissimo a chiudere adagiandosi a terra e mettendola dalla parte opposta. E’ 1-1. Otto minuti dopo è ancora il mancino dell’Atalanta a non mollare un pallone che sembrava destinato sul fondo: ci arriva a mille e lo mette in mezzo, dove Rosseti stavolta azzecca la porta e fa 2-1 di testa: bello stacco, Keown sovrastato e Rogers battuto. L’esultanza di Di Biagio – a braccia tese fino quasi dentro il campo – fa capire che importanza ha il vantaggio con cui andiamo al riposo. SCIOLTEZZA. A questo punto si rivede la nostra Under 21. La ripresa, infatti, è condotta dai ragazzi di Di Biagio sullo spartito impostato dall’inizio di questo biennio: attenzione e spazi stretti dietro, possesso ragionato in mezzo, giocate e occasioni davanti. Il 3-1 per l’Italia è quasi una conseguenza naturale di tutto ciò. Cataldi batte una punizione passando a sinistra per Barreca, cross di prima teso e bell’anticipo di Romagnoli sull’accorrente Rea: la palla finisce nello stesso angolino dell’autogol di Rosseti. Reazioni Irlanda? Poche e mai lucide. E così c’è il tempo per il quarto gol, su cui mette il piede ancora Romagnoli: punizione di Benassi, Garritano la rimette in mezzo di testa, il mancino del Milan calcia a botta sicura ma trova il palo prima della ribattutaautogol del capitano di casa, Darragh Lenihan. E allora è tempo di festa per noi. Da oggi si pensa alla trasferta di Andorra di martedì, ma se va avanti così sarà dura fermare la corsa della nostra Under”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.