“L’offerta ha raggiunto PierreEmerick Aubameyang nel ritiro della nazionale gabonese e il cannoniere del Borussia Dortmund non deve avere dormito tranquillo. Lo Shangai Sipg, che ha appena coperto d’oro Oscar, garantendogli 800 mila euro alla settimana, ha spedito un inviato nel Paese africano, incurante del secco no opposto dal club tedesco, tetragono anche di fronte ai 130 milioni di euro che i cinesi sono pronti a spendere per l’ex milanista. Il quale si è allineato sulle posizioni del proprio club, facendo finta di ignorare i 25 milioni netti a stagione promessi dagli asiatici.
L’UOMO DI KLOPP. Lo Shangai non demorde e ci riproverà di sicuro. Intanto, il Gabon chiede ad Aubameyang di regalare un sogno al milione e mezzo di connazionali: vincere quella Coppa che l’Egitto ha conquistato per 7 volte; Ghana e Camerun 4; Nigeria 3; Repubblica
Democratica del Congo (la seconda come Zaire) e Costa d’Avorio 2; Etiopia, Sudan, Congo, Marocco, Algeria, Sudafrica, Tunisia e Zambia 1. Mai come in questa 2017, la Coppa d’Africa scatena il mercato internazionale, con tanta Italia interessata a vedere come andrà a finire e chi saranno i protagonisti dell’evento. Fra gli spettatori delle partite del Gruppo C, si conterà sicuramente l’osservatore spedito in Africa di Jurgen Klopp. L’allenatore dl Liverpool ha in testa un obiettivo per il suo reparto centrale: Franck Kessie, 20 anni, gioiello dell’Atalanta rivelazione che l’ivoriano intende cedere in giugno al miglior offerente. I Reds sono pronti a spendere 40 milioni di euro e non fanno mistero delle loro intenzioni. I bergamaschi stanno alla finestra e confidano che Kessie continui a sbalordire. Intanto, hanno respinto i 25 milioni offerti dal Chelsea.
KEITA. Edizione dopo edizione, per i contenuti tecnici, i giocatori che porta alla ribalta, l’in
teresse che suscita nelle tv di mezzo mondo, la Coppa d’Africa è diventata sempre più importante. E, senza dubbio, in maniera direttamente proporzionale all’irritazione dei tecnici cui sottrae a mani basse uomini molto preziosi. Dall’Italia sono partiti Salah, Koulibaly, Ghoulam, Kessie, Benatia, Lemina, Taider, Acquah, Dramé, Keita. Già, Keita che continua a non rinnovare il contratto con la Lazio, in scadenza nel 2018 ed è il secondo nome sul taccuino del Liverpool. Klopp ritiene Keita l’elemento ideale per completare il reparto offensivo del Liverpool, esaltato da un altro senegalese: Sadio Mané, sette mesi fa pagato 41,2 milioni di euro al Sotuhampton che
l’ha reso il calciatore africano più pagato della Premier League. Mané è incedibile e, certamente, approfitterà di questi giorni gabonesi per spiegare a Keita le meraviglie del Liverpool. Il laziale non è il solo a calamitare le attenzioni degli operatori di mercato, in un torneo che sarà caratterizzato da un grande equilibrio.
L’UOMO DI MOU. La squadra favorita, sulla carta non c’è. La Costa d’Avorio sta cambiando pelle, non ha più Drogba e Yaya Touré, punta su Kessie, incurante dei suoi vent’anni e su Eric Bailly, il ventiduenne cocco di Mourinho che lo considera un intoccabile dello United. L’Algeria di Mahrez viene tenuta in grande considerazione dagli scommettitori, ma il Gabon conta sul fattore campo; il Marocco di Benatia si annuncia solido e ben guidato da Hervé Renard, tecnico francese che ha vinto la Coppa d’Africa nel 2012 con lo Zambia e nel 2015 con la Costa d’Avorio. E poi, c’è il nuovo Camerun senza Eto’o, ma con Vincent Aboubakar, 25 anni il 25 gennaio, bomber camerunese del Besiktas, in prestito dal Porto, incubo del Napoli il 19 ottobre scorso, al San Paolo. Nella terza giornata del girone di Champions League, Aboubakar rifilò due gol ai partenopei. Koulibaly saprebbe come prenderlo, qualora se lo ritrovasse di fronte dopo la fase a gironi“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.