Corriere dello Sport: “Una nuova ondata di scandalo scuote il calcio italiano. Arrivano altre squalifiche”

Paredes

Paredes fonte LaPresse - Ilovepalermocalcio.com

ROMA – Una nuova ondata di scandalo scuote il calcio italiano. Come riportato da Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, la Procura di Milano ha riacceso i riflettori sul caso scommesse che, nell’autunno del 2023, aveva già portato alle squalifiche di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Stavolta il fascicolo si allarga a una dozzina di atleti, con accuse che rischiano di travolgere non solo la Serie A, ma anche il mondo dello sport più in generale.

Tra gli indagati spiccano i nomi di Florenzi (Milan), McKennie e Perin (Juventus), Zaniolo (oggi alla Fiorentina), Paredes e Di Maria (ex Juventus), Bellanova (Atalanta), Ricci (Torino), Buonaiuto (Padova), Cancellieri (Parma) e anche sportivi di altre discipline come il tennista Matteo Gigante. I fatti contestati risalgono al periodo dicembre 2021 – ottobre 2023.

Come ricostruisce il Corriere dello Sport, i pm Polizzi, Filippini e Amadeo hanno scoperto che Fagioli e Tonali, oltre a scommettere su piattaforme illegali, avrebbero anche “pubblicizzato” e diffuso l’uso di questi circuiti clandestini ad altri colleghi. I due sarebbero stati ricompensati con bonus o riduzioni dei propri debiti di gioco. La cifra sequestrata agli atleti ammonta a 1,5 milioni di euro.

Il sistema era ben rodato: per saldare i debiti, i calciatori avrebbero finto acquisti di orologi Rolex in una gioielleria milanese che fungeva da “banca” occulta. Come spiega Marota, le indagini hanno svelato chat compromettenti: Fagioli veniva incitato a “catturare” nuovi clienti come Zaniolo e Bellanova, mentre Tonali avrebbe fatto da tramite per Florenzi.

Nonostante il clamore mediatico, la posizione penale dei calciatori rischia di tradursi in sanzioni lievi: una multa di 250 euro, salvo che non emergano scommesse sul calcio che potrebbero comportare squalifiche di almeno tre anni. Resta comunque l’attenzione della Procura Federale, che ha chiesto l’accesso agli atti per valutare eventuali violazioni sportive.

L’indagine ha anche evidenziato come la passione dei calciatori per giochi come il poker e il blackjack li abbia spinti a frequentare ambienti a rischio, in alcuni casi legati a organizzatori già noti per attività illecite.

Il mondo del calcio italiano, già scosso da scandali passati, si ritrova così a dover fronteggiare una nuova pagina oscura, mentre si attendono le mosse della giustizia sportiva.