Corriere dello Sport: “Un rigore sciupato. Catania, che rabbia contro il Monopoli!”

“Un punto d’oro nella tana del Catania e senza mai tirare in porta. Il calcio a volte è ingiusto e il Monopoli si bea di questa situazione riuscendo a lasciare imbattuto il terreno di gioco del “Massimino”. Alla fine, per di più, il pareggio scatena la rabbia dei tifosi etnei, che subissano di fischi i rossazzurri, ma stavolta la sensazione è che la contestazione sia più determinata dal risultato negativo che da quanto prodotto dal Catania in termini di palle gol contro un avversario rinunciatario e fortunato, salvato nel finale dal proprio portiere capace di neutralizzare un tiro dal dischetto di Calil. Lagara. Pancaro manda in campo formazione tipo, tenendo conto della squalifica di Musacci e delle non perfette condizioni fisiche di Castiglia: Agazzi è il play davanti alla difesa, Scarsella a destra e Di Cecco a sinistra sono le due mezzali. In dubbio era, invece, Bergamelli, che non sembrava in condizioni di poter giocare dall’inizio: il test fatto prima del match va, però, bene e per Ferrario si aprono le porte della panchina. Anche sulla sponda pugliese qualche novità: Bei va in panchina lasciando spazio a Ferrara, lo stesso accade per Tarantino che lascia la regia a Romano; anche Pinto non è fra gli undici e il quinto di centrocampo diventa Mercadante. Pronti via e inizia un monologo rossazurro che va avanti per mezz’ora. Il Monopoli non si capisce se non voglia o se non riesca a uscire dal guscio, sicché le occasioni da rete più si moltiplicano per i padroni di casa. La prima è per il neo acquisto Di Cecco, che sfrutta un rimpallo su giocata di Russotto: la conclusione da posizione ottimale è da dimenticare come pure il tuffo di testa di Falcone, solo davanti a Pisseri, su cross proveniente dalla destra: palla colpita male che scorre sul fondo. Al 20′ etnei ancora pericolosi: Nunzella sfonda a sinistra, Russotto gira di testa, Pisseri è reattivo; e reattivo lo è anche dieci minuti dopo, quando su cross ancora di Nunzella è Scarsella a incornare e indirizzare sotto la traversa. Il Monopoli ha una fiammata, neanche tanto forte, intorno alla mezz’ora: su un calcio di punizione improvviso Croce è messo, per quanto di spalle, davanti a Liverani; l’esitazione dell’attaccante permette il rientro di Pelagatti e Bergamelli. C’è il tempo di registrare la nuova lussazione a una spalla dello sfortunato Russotto, poi tutti negli spogliatoi. Dopo l’intervallo, comunque, stessa trama: Catania a premere e Monopoli a difendere. I pugliesi, anzi, abbassano ulteriormente il baricentro, e per i rossazzurri diventa quasi impossibile trovare spazi e provare a insidiare Pisseri. Ciononostante in un paio di occasioni Falcone prova a mettere paura a Pisseri e pure Calderini cerca il bersaglio, ma trova un avversario sulla traettoria. Il serrate finale regala agli etnei il sogno della vittoria grazie a un calcio di rigore “voluto” al 36′ da Falcone, abile a scartare Mercadante e ad entrare in area, prima di essere atterrato: Calil va sul dischetto, ma Pisseri è bravo a restare in piedi fino all’ultimo e poi a scattare verso un pallone calciato comunque male. L’urlo della gente resta strozzato, così come il sogno di una clamorosa rimonta fino ai playoff”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Giulia Nasca