Corriere dello Sport: “«Un Palermo di grandi uomini». Sorrentino: «Alla salvezza ho sempre creduto e ho già deciso quale sarà il mio futuro»”
“Finalmente una festa dopo un’annata tanto tribolata. Gli abbracci sul campo, compreso quello fra Ballardini e Di Marzio, gli applausi a Vazquez che chiude qui la sua avventura a Palermo, l’esultanza di Gilardino, divenuto un beniamino dei tifosi. La gente che dopo 90′ di paura, in parte sfolla quasi volesse mettere fine alla lunga tensione, in parte resta sugli spalti a celebrare il risultato cui pochi credevano un mese fa. SORRENTINO FRA I DENTI. E’ quasi un addio. Stefano Sorrentino esce fra i cori del Barbera che gli chiedono di restare, ma si presenta subito davanti ai microfoni a raccontare del suo futuro. Il suo contratto è in scadenza, il Palermo negli ultimi giorni è tornato alla carica proponendo altri due anni a 600.000 euro all’anno, ma l’impressione è che il matrimonio non proseguirà. «Ho già deciso quello che sarà il mio futuro – spiega il capitano – ne parlerò in settimana col “grande capo” (Zamparini, ndc) e subito dopo comunicherò a tutti la decisione. L’emozione di stasera? E’ come se avessimo vinto una finale, anche oggi ci siamo complicati la vita da soli, è un po’ lo specchio della nostra stagione. L’importante è che alla fine siano arrivati i tre punti. Sapevamo che vincendo ci saremmo salvati matematicaemte e ci siamo riusciti. La svolta della stagione è stata la vittoria di Frosinone, a livello di classifica e a livello mentale. Abbiamo dimostrato di essere uomini prima che giocatori. Se temevo di non farcela? Ho sempre pensato positivo, avessi qui il cellulare vi avrei fatto vedere i messaggi mandati dopo la sconfitta con la Lazio in cui scrivevo che potevamo salvarci. Sembravo matto ma il Palermo si è salvato Con Ballardini abbiamo chiarito, si litiga anche tra marito e moglie…». Ironico e insieme duro verso chi non credeva nella riscossa rosanero: «Ringrazio i tanti opinionisti che hanno gettato m…. su di noi… Le loro considerazioni ci hanno dato più carica e forza. Abbiamo passato momento non semplici, non è stato facile svegliarsi alle 3 di notte per chattare con gli altri giocatori e capire come dovevamo salvarci… Ma è il segnale che ci credevamo tutti. Per quanto mi riguarda ho dimostrato di essere un uomo con la U maiucola, mi sono esposto anche quando non avrei dovuto ma questo è il mio modo di fare». Salvezza davanti a 35.000 persone: «E’ stato bellissimo, avevo detto che i tifosi non avevano bisogno di appelli, oggi sono stati il dodicesimo uomo in campo. Questa è Palermo, questa è la sua gente». BALLARDINI. Per Ballardini è stato un capolavoro. E’ questa la parola che utilizza il tecnico rosanero: «Un grande lavoro da parte di tutti perché tutti ci hanno creduto fino all’ultimo, dal magazziniere al presidente. Non c’è stato un momento nel quale non ci abbia creduto, vedevo l’impegno, la serietà e le qualità della squadra. La svolta è coincisa nel momento in cui ci siamo coesi e abbiamo lavorato tutti per un unico obiettivo. L’emozione della serata? Certo ho avuto anche paura, solo i deficienti non ce l’hanno. Ma al contempo avevo fiducia nelle possibilità della squadra. Abbiamo battuto un Verona con valori non da poco. Io voglio avere tanti giocatori che sanno attaccare. A parte il match con la Juve giocato con tre centrocampisti ho sempre giocato con tre attaccanti. Il mio calcio è quello. Difendo con la squadra e poi avere elementi che sanno ripartire verso la porta avversaria». Ballardini ha il contratto ancora per un anno ma per adesso svicola sul suo futuro: «Se si riparte da me? Non lo so, adesso godiamoci questo momento e questo capolavoro»”. A scriverlo è l’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport”.