Corriere dello Sport: “Un Palermo all’altezza. Baccaglini è già al lavoro per programmare il futuro: «Una squadra grande come questa città». Ecco le date decisive”
“Non aspettatevi altri colpi di scena. Il vero “coup de theatre” è lui, Paul Baccaglini, attuale presidente e futuro, tra pochi giorni, proprietario del Palermo. Con la benedizione di Zamparini. Sul conto dell’italoamericano nessun dubbio. «E’ un ragazzo onesto e corretto, abbiamo fiducia in lui», filtra dalle segrete stanze. Il 19 aprile, Baccaglini comunicherà che il Palermo passa ad una società di cui è proprietario; il 30, il closing. La novità? Un accordo ormai definito nei dettagli. L’attesa solo per i quattrini e il valore degli investimenti. Cioè la prova del nove. Intanto, Milan a Lopez, il resto a lui. Paul ha speso questi giorni per programmare la nuova stagione. Incontri senza sosta. Iniziative che vanno dalla biglietteria al resto dell’organizzazione e ai contenuti tecnici. Per lui è già futuro nel futuro. Dopo la sconfitta col Cagliari, «non sono riuscito a trattenere le lacrime … La città merita di più. Farò una squadra degna di essere chiamata tale». Un sentimento d’amore e una responsabilità che ha stretto con Palermo. Se Baccaglini prende l’impegno, gli altri pregano che tutto sia vero.
In un mese, Paul è diventato il “re” di Palermo operazione scandita da un grande successo mediatico, fiumi di parole, valanghe di consensi. Tanta carne al fuoco. Penultimo in classifica, il Palermo diventa “big” della comunicazione: milioni di contatti, circa tre, per quanto riguarda le persone raggiunte; e uno per le visualizzazioni. Solo su facebook. Protagonisti ovviamente Baccaglini e i suoi contenuti. Anche se il curriculum sportivo è finora macchiato da sconfitte e la retrocessione si fa sempre più minacciosa. Così, il derby dei due imminenti e discussi closing parte dall’ipotesi di impresa “impossibile” per un Palermo che sogna un successo e di salvarsi, dopo avere dimenticato le tre vittorie storiche a Milano, tutte con lo stesso risultato, due a zero, con Guidolin, Rossi e Iachini; i gol di Bresciano, Amauri, Miccoli e Dybala, la consacrazione del “picciriddu”. EFFETTO MEDIATICO. Bastano piccole cose per cambiare il mondo. Paul con i suoi atteggiamenti e il suo calore è diventato un’astronave nel cielo delle speranze. Uno yo-yo per i media. Baccaglini qua, e Baccaglini là. I suoi collaboratori dicono che non è tanto un fatto di fortuna. Strategia, piuttosto, lungimiranza, fatica. E non fanno neanche finta di trattenere la soddisfazione o impedirne l’effetto travolgente. Così, la giostra riprende. Domani, il presidente passerà idealmente dal Teatro Massimo alla Scala del calcio e lunedì sarà a Verona per Vinitaly in compagnia dell’inseparabile Thais, nel padiglione siciliano. E ricomincerà a parlare. Perché è giusto così. «Questione di convergenze multimediali da non sottovalutare. Come nel caso di Trump aiutato dai social. Ormai il sistema influenza il mondo, nello sport l’impatto è immediato, i messaggi si sovrappongono, sarebbe un errore ignorare la potenza di un mezzo che amplifica il progetto e lo spedisce a quante più persone possibile non solo per ricavarne contatti ma anche introiti».
BACCAGLINI ROTTAMATORE. Paul ha riportato entusiasmo e fiducia, ma soprattutto serenità in un ambiente spento, al limite della rivolta. Merito di una mentalità aperta in lotta con i vecchi sistemi. La stabilità tecnica non manca al di là delle voci che si accavallano, della fiducia o meno sulla squadra e sul suo tecnico e sulla rivoluzione che verrà operata per il prossimo campionato. Paul ha rilanciato l’idea di un Palermo made in Italy. Ed è diventato l’amico della porta accanto: per parlargli basta telefonare. Ha dato fiducia a tanti giovani e ha promesso di portare il Palermo a New York e in generale nelle comunità siciliane all’estero. Con i suoi colori, i simboli, le sue tradizioni culinarie e la Santuzza. Da palermitano. Interpretando i sentimenti del tifo. Vi pare poco?”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.