“Scalo in città, visite, destinazione nazionale: Giancarlo Gonzalez è in pectore in giocatore del Bologna ma non salirà da subito a Castelrotto per l’inizio del ritiro, perché impegnato con il Costarica nella Gold Cup che si svolgerà dal 7 al 26 luglio negli Stati Uniti. Ma chi è Giancarlo Castro Gonzalez, detto El Pipo? Pipo sta per piccolo, soprannome regalatogli quand’era bambino e portato con orgoglio anche oggi – il suo account su Twitter e Instagram è pipogonzalez88 – nonostante il suo fisico longilineo proprio piccolo non sia: distribuisce 84 kg per oltre un metro e novanta di statura. 29 anni compiuti a febbraio, costaricano della capitale San José, è in Italia dal 2014, ma l’Europa l’aveva già assaggiata un paio di anni prima in Norvegia, una stagione con la maglia del Valerenga. Poi gli States, quindi Palermo. ESPERIENZA. Ma, soprattutto, tanta nazionale. Nella Gold Cup raggiungerà le sessanta presenze nel Costarica, con il quale ha disputato anche cinque partite del Mondiale 2014 in Brasile. Qualcuno lo ricorderà: la sua nazionale era nel medesimo girone dell’Italia e quel giorno, con gli azzurri sconfitti 1-0, Gonzalez era al centro della difesa a cinque, con Duarte e Umaña accanto. Passarono loro, passò lui. Non manca insomma di esperienza internazionale anche ad alti livelli, e in tre anni in Sicilia ha sommato 82 presenze in A. Destro di piede, ha giocato come centrale nella difesa a 3 e come centrale destro a 4. Da adattato, nel finale dell’ultima stagione è stato impiegato da Bortoluzzi, più per necessità che per scelta, come terzino destro. PREGI E DIFETTI. Il fisico non mente e non è un caso che Gonzalez faccia dell’efficacia nel gioco aereo la sua principale caratteristica, tanto nelle marcature difensive – specie sui piazzati – quanto nelle sortite offensive. Quattro reti in A, tutte di testa, in rosanero, dove il momento migliore è stato quello della sua prima annata italiana, 2014-2015 (il Bologna era in B allora), quando era centrale assieme a Muñoz e Andelkovic. Funzionò, El Pipo venne confermato. Poi però si è trovato invischiato nelle ultime due pessime – stagioni rosanero. I critici possono obiettare che era lui a guidare la difesa dell’ultima squadra retrocessa. Vero in parte: in realtà ha giocato appena la metà delle partite. Di più: nemmeno doveva restare a Palermo, perché Zamparini la scorsa estate lo aveva venduto allo Spartak Mosca, ma la trattativa tra giocatore e club non era andata a buon fine. Stagione segnata: separato in casa prima, due mesi fuori per un doppio infortunio poi, infine una serie di gialli e rossi (rispettivamente 7 e 2). Le ammonizioni frequenti sono un chiaro difetto da limare: il Bologna viene da un’annata negativa, in questo senso, e non può permettere che questa si ripeta”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.