L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso spinoso che rischia di scuotere il calcio italiano.
Nell’ennesima estate dei tribunali, sportivi e non, un altro caso spinoso rischia di scuotere il calcio italiano. Non bastava il Lecco, prima escluso dalla Covisoc per non aver segnalato in tempo il campo da gioco dove disputare la B, poi riammesso dal Consiglio Federale e inserito nel calendario, quindi di nuovo bocciato dal Collegio di Garanzia del Coni: niente serie B, come la Reggina. Ora è esploso anche il caso Alcione Milano, società giovane (1952) che tra i suoi presidenti annovera Ernesto Pellegrini (già dell’Inter) e l’ex sindaco Carlo Tognoli. Dopo aver chiuso il girone B della Serie D al 2º posto dietro il promosso Lumezzane, la squadra arancione ha vinto i playoff (2-1 alla Casatese) e ha deciso di fare domanda di ripescaggio in Serie C per diventare a tutti gli effetti la terza squadra di Milano dopo Inter e Milan.
STORIA ANTICA. La sua casa, del resto, ha una grande storia: da due anni l’Alcione gioca all’Arena Civica, inaugurata nel 1807 con il nome di Anfiteatro di Milano e diventata nel 1870 di proprietà del Comune. Nel 1910 su questo terreno giocò la sua prima partita la Nazionale italiana: 6-2 alla Francia. Tra gli anni 30 e 40 anche le partite di Inter e Milan. L’Arena Civica è da sempre considerata come un fiore all’occhiello dal Coni e dal 2002 è intitolata al grande giornalista Gianni Brera. Ma per la Prefettura di Milano l’Arena Gianni Brera non è idonea a ospitare la Serie C e quindi l’Alcione alla scadenza dei termini (18 luglio) non ha potuto presentare una domanda completa di ripescaggio venendo così escluso dalla graduatoria. Pesa il mancato ok della Commissione Provinciale di Vigilanza che ha deciso di non esprimere alcun parere al riguardo.
LE RAGIONI DEL CLUB. La risposta del club in un duro comunicato stampa in cui sostiene «di detenere l’innegabile merito e diritto sportivo di occupare la prima posizione nella graduatoria dei ripescaggi in Lega Pro stilata dalla Figc, con enorme distacco sugli altri». E vista la presa di posizione della CPV, annuncia di avere l’appoggio del Tar della Lombardia che «con decreto del 19 luglio 2023, Nº 666, ha accolto subito la richiesta di sospensione degli effetti pregiudizievoli del parere, o meglio dire del non parere, reso noto il 17 luglio». Insomma, Tar contro Prefettura: un bel pasticcio in vista del CF di lunedì in cui si decideranno le graduatorie per eventuali riammissioni o ripescaggi. Facile prevedere una scia di ricorsi e controricorsi che sposteranno ancora più in avanti l’inizio dela stagione. E intanto l’Alcione Milano si è radunato con fiducia e ha cominciato gli allenamenti agli ordini dell’allenatore Giovanni Cusatis.