Corriere dello Sport: “Tuttolomondo minaccia. Ma Orlando è già al lavoro, i dettagli”

Fra le conseguenze del castello di carte che crolla, ci sono anche le dimissioni dal ruolo di presidente di Sporting Network annunciate ieri da Vincenzo Macaione, l’advisor palermitano che aveva fatto partire questa trattativa e che nell’organigramma rosanero svolgeva il ruolo di vice presidente. Ruolo fantasma perché Macaione in questo mese non è mai stata un’entità avvertibile e ieri si è tirato fuori dai giochi. Stando a quanto si legge sull’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport”, la stessa sorte toccherà anche al presidente Albanese, che potrebbe presentarsi dimissionario all’assemblea del 5 luglio. Peraltro, proprio Sporting Network insiste e ieri nel tardo pomeriggio ha pubblicato sul sito un nuovo, minaccioso comunicato nel quale si «diffida chiunque reiteri a diffondere notizie allarmistiche, benché destituite di ogni fondamento, sull’US Città di Palermo e ledere il buon nome e le reputazione delle aziende e dei professionisti rappresentanti a vario e diverso titolo, la proprietà della medesima, riservando in caso contrario ogni azione nelle più opportune sedi». Ribadendo che il gruppo «prosegue nella propria azione per il primario interesse ad ottenere la regolare iscrizione del club». Ora bisognerà aspettare una ufficialità prima di deÀnire le strategie future. Ma è ovvio che i tempi per la ricostituzione di una società da affiliare ed iscrivere alla D sono strettissimi. La squadra di calcio rosanero avrà un nuovo nome, perché l’Us Città di Palermo resterà quella di Arkus. Il Comune dovrà preparare un bando, istituire una commissione ad hoc, valutare le richieste. Che arriveranno copiose e da più parti. E cui si sta già lavorando con alacrità.