Corriere dello Sport: “Tutti i numeri della serie B. Nessuno rimonta come il Palermo, i dettagli”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” analizza le principali statistiche della prima parte di stagione del campionato di Serie B, evidenziando come il Palermo sia la squadra più abile a rimontare le situazioni di svantaggio. Ecco quanto riportato: “Tutto i numeri che non ingannano mai e fotografano quasi sempre la realtà. Perché il calcio è anche questo oltre che, essenzialmente, passione e coraggio, sacrificio e gioia, delusione ed esultanza. In campo e fuori, dove i tifosi fanno la loro parte ed entrano nel gioco più di quanto si creda, perché se è vero che si vince e si perde tutti insieme appassionatamente ciò riguarda particolarmente l’ambiente che i risultati e, appunto, i numeri contribuiscono a creare attorno ad ogni avventura, positiva o negativa che sia. E così il campionato di B è diventato interessante e avvincente nonostante le tante nubi minacciose che si erano addensate la scorsa estate su di esso. Apertosi sotto la minaccia dei ricorsi e della “deriva giudiziaria” e dopo aver attraversato diversi gradi di giudizio sino al pronunciamento del Consiglio di Stato dello scorso novembre, il torneo cadetto con il format ridotto a 19 squadre sancito dal blocco dei ripescaggi della scorsa estate è giunto al giro di boa fornendo tutta una serie di indicazioni e aprendo scenari tutt’altro che scontati. Intanto, la possibilità di giocare meno partite rispetto all’assetto precedente a 22 – al quale la Lega ha già annunciato di non voler comunque tornare nonostante le pressioni della Figc e il Comunicato ufficiale di Fabbricini del 13 agosto 2018 – ha accresciuto la necessità di contendere il risultato in ogni gara. Più equilibrio, dunque, al di là della qualità delle rose in campo che alla fine stanno facendo comunque la differenza.

GOL E ZONA CESARINI. Piovono gol grazie all’exploit di Donnarumma che con 14 centri sta mantenendo il ritmo di Caputo con l’Empoli nello scorso anno e di Pazzini con la maglia del Verona nella stagione precedente. Il cecchino dell’Hellas, pur non avendo avuto un impiego costante, è tra i triplettisti del campionato con Donnarumma, Finotto e Mancuso. Eppure si è segnato di meno rispetto al 2017/18 quando, però, le squadre erano di più. Con 440 reti nelle prime 171 partite questo torneo sta viaggiando a una media di 2,57 a gara, inferiore al 2,73 (631 in 231) dell’andata della scorsa stagione, ma è superiore a molti altri come, per esempio, il 2,23 (516 in 231) del 2016/17. Grande influenza stanno avendo anche i finali dei singoli match, dove la differenza tra bene e male è una sottilissima linea rossa. Come nel caso del Palermo che ha costruito il suo primato proprio in zona Cesarini. I rosanero, infatti, hanno realizzato finora 52 reti dopo il 40’ della ripresa, i siciliani sono saldamente in testa alla classifica dei punti conquistati e persi al tramonto dei match. Il Palermo è primo con un vistoso 6 davanti a Perugia, Pescara ed Ascoli a 2. In coda ci sono il Venezia a -3 e la Cremonese a -5.

APPROCCI E RIPRESE. E’, invece, il Pescara del vetereno Bepi Pillon, uno dei tre ragazzi degli Anni Cinquanta con Castori e Braglia, a uscire al meglio dagli spogliatoi sia in avvio di partita che nei primi minuti dei secondi tempi. Sono state 69 le reti griffate nei primi dieci minuti delle due frazioni con ben 9 centri degli abruzzesi. L’unica compagine cadetta ancora a zero è il Cosenza: Braglia deve, dunque, spronare i suoi a scendere in campo già al massimo della concentrazione. Se in avvio il miglior attacco è quello del Pescara, brillano le difese di Palermo e Verona, ancora immacolate. Imbattibile in casa, invece, è il Brescia di Corini con zero ko al Rigamonti, come i rosanero al “Barbera”. Ma tra le mura amiche Tonali e compagni hanno raccolto più punti di tutti: 23, appena uno in più del Pescara. Mentre in trasferta solo tre lunghezze dividono il Lecce dai siciliani (15 contro 18).

I GOL DALLE PANCHINE. Pillon e, soprattutto, Stellone sono i maghi delle panchine. Nessuno è riuscito finora a gestire meglio del tecnico trevigiano e dell’allenatore capitolino le risorse umane a disposizione, facendole diventare un valore aggiunto. Finora sono stati 54 i gol segnati dai panchinari e sia il tecnico del Pescara che quello del Palermo sono già a quota 5, ma c’è da evidenziare che Stellone è subentrato a Tedino e ha avuto, dunque, meno opportunità. A quota 4 troviamo Pasquale Marino e Vincenzo Vivarini, con la rete di Ganz al Crotone. Di contro sono Liverani e, sorprendentemente, il “navigato” Castori i tecnici che hanno subito più gol dai subentranti avversari: ben 6. Marino e Bucchi, invece, sono gli allenatori che, dopo il solito Stellone, hanno mandato a bersaglio più uomini: 14 i rosanero, 12 i liguri e i sanniti.

RIMONTE. La capolista Palermo ha costruito il suo vantaggio anche grazie alle rimonte effettuate in queste prime 19 giornate. Considerando i punti conquistati e persi con le 64 rimonte fatte e subite in questo girone d’andata, i rosanero sono in testa:  piu’4 davanti al piu’ 3 dello Spezia in una classifica che vede ultimo e staccato il Padova con un vistoso -11 alle spalle del -6 di Venezia e Benevento.

VETTA E ZONA PROMOZIONE. Finora il Palermo è stata la formazione che è stata per più minuti da sola in testa alla classifica, esattamente per 657’, staccando nettamente il Pescara, fermatosi a 440’. Otto le giornate in cui Nestorovski e compagni sono stati al vertice da soli e hanno portato il totale della storia del club a quota 122 giornate, alle spalle soltanto del Genoa (151) dopo aver superato il Brescia (117) e l’Atalanta (115). Le altre squadre da sole al comando sono state il Pescara (per 5 giornate), il Verona (3) ed il Cittadella (2). In zona-A, tra le prime due della classifica e virtualmente, dunque, promosse in serie A, nessuno come il Palermo: 936’. A 911’ c’è il Pescara, a 810’ il Verona, a 480’ il Lecce, a 381’ il Cittadella ed a 252’ il Brescia di Corini. Di contro sono 1.619 i minuti in zona-C del penalizzato Foggia. Oltre quota mille ci sono i 1496’ del Livorno e i 1071’ del Carpi. Questo raccontano i numeri di metà campionato, ma guai a fare bilanci definitivi. Tra sosta e mercato il bello della B deve ancora arrivare!”.