“Un Natale batticuore grazie a una B avvincente. Il primo dei turni di fine anno ha fatto registrare emozioni forti e più di una sorpresa. E’ stato necessario il sigillo di Lucioni (un valore aggiunto per la categoria) per consentire a un Lecce – sempre più concreto in avanti col secondo attacco del torneo – di agguantare quel 2º posto alle spalle del Palermo che racconta della consistenza delle ambizioni salentine. Liverani continua a predicare perfezionamenti sempre necessari per una matricola, ma i giallorossi rappresentano una realtà di un torneo giunto in equilibrio al primo rush in attesa del mercato di gennaio certamente ricchissimo di movimenti. Intanto ce n’è per tutti in attesa di tracciare i primi bilanci di una stagione apertasi con la riduzione forzata del format e accompagnata da cattivi auspici. Invece, c’è da raccontare di un campionato bellissimo e contendibile. Se n’è accorto anche Stellone che accoglie positivamente il risultato di La Spezia contro uno specialista come Marino, uno che non te la dà mai per vinta. E, infatti, la capolista ha dovuto rassegnarsi al 4º pari nelle ultime 5 giornate, dopo averle provate tutte per vincere. Un altro passo avanti verso l’obiettivo della promozione diretta. Anche perché emulano il Palermo quasi tutte le antagoniste per la A. Il Cittadella, anzi, rischia grosso contro un Perugia convincente sotto il profilo della personalità. Qualche gol in meno subito avrebbe migliorato una classifica che comunque è in linea coi programmi della società e con quelli di Nesta, tra le sorprese del girone d’andata. Riparte la Salernitana con Gregucci in panchina contro un Foggia che aspetta l’insediamento vero di Padalino per verificare cosa va e cosa no in un’annata che troverà nuovo slancio anche dall’abbattimento della penalizzazione in classifica.
In zona salvezza, intanto, il colpo è quello del diabolico Castori che inguaia Rastelli e una Cremonese che non riesce a ingranare. Il mago marchigiano, invece, piazza il blitz con l’uomo in meno e alimenta il suo progetto alla guida di una squadra bisognosa di rinforzi. C’è voluto un altro veterano guastafeste come Braglia per infliggere a Zenga la prima sconfitta della sua gestione veneziana. Il Cosenza esce dal cono d’ombra della zona pericolosa ed è un piccolo miracolo considerando le difficoltà strutturali con cui hanno dovuto convivere gli orgogliosi silani. S’accartoccia in una crisi al momento senza ritorno, invece, il Crotone piegato a Benevento dalla voglia di Bucchi di tornare protagonista. Insigne e Coda non sbagliano, Buonaiuto fa il fenomeno e la Strega esulta memore di tante battaglie perse in passato. Non vedeva l’ora di vincerla questa. Chi l’ha detto che il Natale rende tutti più buoni?”. Questo il punto sul campionato di serie B sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.