Corriere dello Sport: “Tutti al Barbera. Palermo aspetta l’Italia per vincere”
“Palermo si prepara a diventare azzurra. L’attesa della città cresce di ora in ora, come da tradizione quando arriva l’Italia da queste parti. Se n’è già accorto il Settebello di pallanuoto, che una settimana fa ha giocato in una Piscina Olimpica stracolma, venendo trascinato alla vittoria sulla Russia. Ventiquattromila biglietti già venduti, cui vanno aggiunti i 2.400 concessi alla federazione albanese e che andranno via facilmente data la presenza di una forte comunità di Tirana in Sicilia. Botteghini ancora aperti oggi e nel giorno di gara (compresa la biglietteria dello stadio Barbera, prezzi contenuti, da 12 a 60 euro), con previsioni che inducono a pensare che domani sera si registrerà il tutto esaurito o comunque che la cifra di spettatori toccherà quota 30.000.
Voglia di Vittoria. Difficile che Palermo deluda quando chiama la nazionale. Non a caso, la vecchia Favorita oggi intitolata al presidente gentiluomo Renzo Barbera, è considerata uno stadio portafortuna. La percentuale di vittorie dell’Italia sotto il Monte Pellegrino è elevatissima, 11 su 13 incontri disputati, addirittura 4 su 4 se ci fermiamo alle qualificazioni Mondiale. E molte con storie da raccontare, come la 500ª partita dell’Italia che si giocò qui contro Malta nel 1991, l’esordio di Cesare Maldini come Ct proprio al Barbera nel 1997, e il primo gol azzurro di Luca Toni, allora centravanti del Palermo appena tornato in serie A e a segno pochi minuti dopo il suo ingresso con una rete decisiva per battere la Norvegia. Da queste parti per adesso c’è un motivo in più per riempire le tribune e riservare il proprio amore agli azzurri: la spasmodica fame di vittorie del popolo palermitano, che sta vivendo come un incubo la stagione nerissima della squadra di casa. Reduce da un ruolino di marcia inaudito. Negli ultimi dieci mesi, su 13 partite, i rosanero hanno ottenuto appena una vittoria e due pareggi, per il resto solo ko. L’Italia è chiamata anche a spezzare questo tabù e a far tornare a sorridere il Barbera.
Puoi essere abituato quanto vuoi, ma i giocatori la sentono la carica di uno stadio. A maggior ragione se gli spalti sono vicini al campo come in questo catino. Lo ha confermato Ciro Immobile ieri in conferenza stampa: «Giocare a Palermo dà sempre emozioni particolari – ha affermato l’attaccante della Lazio – l’atmosfera ti fa sentire a casa tanto che anche la mia famiglia cerca di non mancare mai. Dal momento degli inni fino a quando finisce la gara, Palermo dà una grande carica. La gente è fantastica». Baccaglini e Buffon. Per Palermo, il 14º appuntamento con la Nazionale arriva in una fase davvero particolare. La trasformazione societaria in corso, con l’addio di Zamparini ancora da completare e l’avvento di Paul Baccaglini al vertice, lascia tutti col fiato sospeso. Il 33enne neopresidente è sbarcato ieri nuovamente in città e anche per lui l’Italia al Barbera sarà una specie di test. Baccaglini farà la conoscenza diretta dell’establishment del calcio a cui dovrà nei prossimi mesi presentare le garanzie per rilevare definitivamente il club. E l’importanza che Palermo riveste nella geografia del pallone è testimoniata proprio dalla scelta della Federazione per una partita di tale delicatezza. Paul dovrà convincere molti che i suoi metodi innovativi hanno alle spalle anche una solidità finanziaria. Ma è lui a fare il primo passo per un confronto: «Sarò al Barbera per tifare Italia, Palermo è una città dalla straordinaria accoglienza e siamo tutti felici di ospitare gli azzurri – ha detto il presidente rosanero – Un desiderio? Incontrare Buffon. Intanto perché è uno straordinario uomo di calcio, poi perché ho letto nei giorni scorsi delle sue dichiarazioni interessanti (definiva le proprietà straniere “una sconfitta per il nostro calcio”, ndc) e mi piacerebbe confrontarmi con lui su queste tematiche».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.