“La partita degli addii? O degli arrivederci? Quella che chiude un ciclo? O che rilancia le positive impressioni delle ultime giornate, definite da Zamparini miracolose? Da Verona a Verona, chi avrebbe scommesso un euro su una salvezza conquistata da Ballardini, dopo la furibonda lite con Sorrentino, la rottura con lo spogliatoio, il provvedimento di esilio preso nei confronti di Maresca, l’esclusione del bomber Gilardino? […] Nel calcio tutto cambia. Il Palermo è a un soffio dalla salvezza, accompagnato da una città impazzita di gioia. E al presidente non va di lasciare tra gli insulti. Il Barbera stracolmo e l’entusiasmo ritrovato, saranno la prova del nove di quel che è rimasto dei suoi rapporti con l’ambiente. Non esiste un finale scritto. Tutto torna in discussione. I contatti per la cessione della società restano. Due cordate stanno sondando il terreno. Intanto Zamparini pensa a un altro anno da presidente, da direttore sportivo, da factotum da protagonista. Assieme a Di Marzio, uomo per tutte le stagioni, filtro per il tecnico, i giocatori e la città, consulente di mercato e punto di riferimento nei rapporti con la vecchia guardia che con Ballardini aveva rotto: Sorrentino, Maresca, Gilardino. Ormai. l’ultimo sicuro di andar via è El Mudo Vazquez. ZAMPARINI E GLI ANZIANI Il contratto per Sorrentino è pronto, resta il dubbio sulle intenzioni del portierone che vuole avvicinarsi a casa; per Maresca un impiego da regista, uno o due anni, a cifre ridotte ma con un progetto, nel futuro, da tecnico alla Simeone; e Gilardino…no problem, almeno in A, malgrado le cifre del suo triennale. Di Marzio spinge perché Zamparini riprenda in mano il Palermo da autentico numero uno […]”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.