“L’effetto americano, anzi anglo-americano, potrà avvertirsi solo in ambito psicologico. È scontato che per il momento la quotidianità della squadra non sia toccata da una decisione i cui contorni devono peraltro essere ancora precisati. Il riferimento resta Zamparini, non potrebbe essere altrimenti. Spiega il ds Nicola Salerno, arrivato in un periodo di crisi ed impegnato in un tentativo di “normalizzazione”: «Noi continuiamo per la nostra strada, la situazione societaria non ci tocca né nessuno ci ha comunicato cose diverse. Il mio referente è sempre Zamparini, col presidente abbiamo parlato tranquillamente delle solite cose, relative al campo e alle partite. Del resto, l’operazione è in divenire, si attendono certezze. Se mi aspettavo le dimissioni? Non è facile subire anni di critiche, ci può stare un momento di riflessione. Ma so che qualsiasi cosa farà, Zamparini la farà per il bene del Palermo. Per adesso, la squadra deve restare compatta e concentrata sul campo. Ci saranno nuovi proprietari entro un mese? Per noi non cambia nulla, il Palermo ha un obiettivo cui pensare. Noi vogliamo salvarci, e dobbiamo rispetto ai tifosi cui prometto che daremo tutto per farcela». Difficile pensare che il nuovo gruppo, che si deve ancora insediare, possa subito presentarsi con un intervento sul mercato. Anche se formalmente è possibile tesserare svincolati entro il 31 marzo, non sembrano in previsione nuovi innesti“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.