L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” analizza le vicende relative alla cessione del Palermo, soffermandosi anche sul piano tecnico oltre che finanziario. Ecco quanto riportato: “Una squadra più forte del caos che le sta alle spalle, che si spera soltanto transitorio. La sicurezza del Palermo sul campo opposta alle perplessità suscitate da un cambio di proprietà dai contorni ancora indefiniti, per non dire oscuri. I due volti rosanero, destinati a tenere comunque desta l’attenzione sul calcio nella quinta città d’Italia, patrimonio indiscutibile del nostro sport e come tale, bisognosa di tutele e cautele. Di chi è il Palermo? Le risposte non potranno tardare ad arrivare perché ci sono delle scadenze improrogabili cui adempiere. La Lega di serie B ha già inviato una lettera per chiedere chiarimenti e ricordare le procedure in materia di cambi nel Cda e nelle quote societarie (ancora non è arrivata nessuna riposta, ma c’è tempo fino al 30 dicembre), la Federcalcio vigila sulla situazione. Le notizie e le sigle di companies cui riferire la proprietà del Palermo ceduto da Zamparini per 10 euro (più l’accollo dei debiti) si accavallano di giorno in giorno moltiplicando la confusione. Platt, presentato come testimonial di Richardson, viene liquidato il giorno successivo dopo aver sostenuto che a breve sarebbe tornato a Palermo. Come chiarito già dal primo giorno, la società che ha acquisito il 100 delle quote rosanero non è la Global Futures Sports Entertainment ma piuttosto la Sport Capital Group Investment, una “scatola” creata appositamente solo il 30 novembre scorso, fra i cui soci appare curiosamente, oltre a Clive Richardson e al finanziere John Treacy, l’italiano Emanuele Facile, socio anche di Financial Innovations, advisor di Zamparini nella trattativa. Il dedalo di ipotesi si potrà districare solo con gesti concreti: la comunicazione di precisi referenti, la presentazione di garanzie bancarie inoppugnabili, il pagamento dei primi impegni nei confronti del club, come la seconda tranche degli stipendi di ottobre e novembre, prevista per il 15 dicembre. Per una cifra peraltro non imponente (attorno ai 3 mln di euro) tanto che su questo fronte pare non ci siano problemi.
SUPER STELLONE. La certezza è che all’interno del Palermo la vita procede come se nulla fosse. Foschi e Stellone hanno ricevuto mandato di andare avanti senza nessun genere di problemi. Anzi l’intenzione della nuova proprietà è assolutamente quella di non toccare, al momento, l’aspetto tecnico che sta fornendo ottimi risultati. Un punto è inoppugnabile, la promozione della squadra in serie A varrebbe da
sola una cifra (fra diritti televisivi ed altre entrate) capace di soddisfare gli investitori eventualmente intervenuti e ancor più di solleticarne altri. Fra tecnico, ds e giocatori c’è un patto i cui effetti si leggono in campo. Andiamo in A prima possibile, ed ogni scenario potrà essere più chiaro. Vale anche per i giocatori in scadenza che dovrebbero rinnovare (Jajalo vicino al sì, per Struna, Pomini, Rispoli e Aleesami situazione in stand by). Intanto Stellone viaggia a medie record: imbattuto da quando ha ripreso in mano la squadra a settembre, ha superato anche…se stesso. 9 risultati utili di fila, mentre l’anno scorso la sua serie positiva a Palermo si era fermata a 7, con la sconfitta fatale nella finale play off di Frosinone”.