“Inutile girarci intorno: c’è un problema e va risolto. Il Trapani, ultimo in classifica con 9 punti dopo 12 giornate, unica squadra del campionato cadetto non ancora in doppia cifra, non sta rendendo come si sperava. I numeri, per la squadra di Serse Cosmi, sono crudeli e spietati, nonostante ci siano ancora tante giornate davanti e, dunque, tutto sia ancora chiaramente reversibile. Una sola vittoria, col Benevento (1-0) della penultima giornata. Un successo che ha dato coraggio, convinzione, carica, alla truppa granata, poi battuta a Verona. Sei i pareggi, cinque le sconfitte. Il Trapani ha il secondo peggior attacco del campionato con 7 reti, in compagnia dell’Avellino e dietro soltanto al Pisa (a quota 6) che, però, in classifica è molto più su. Sono 17 le reti incassate che fanno della difesa granata la terza più per forata del campionato. Il piano per uscire dalla crisi è un po’ quello delineato da Scozzarella, al termine della sconfitta del “Bentegodi”. «Bisogna capire che si deve fare di più – ha detto – altrimenti non sarà facile salvarsi». In soldoni, più impegno, più carattere e più voglia di lottare. Ma non solo. C’è dell’altro. Servirà recuperare il miglior Petkovic che finora si è visto soltanto a sprazzi, peraltro neanche tanti. Da lui ci si aspetta sicuramente molto di più. Dovrà trovare la giusta condizione dopo l’infortunio e l’intervento chirurgico, anche in fretta, e mostrare a tutti ciò di cui è capace. Niente che non abbia già dimostrato. Poi, sarà necessario, sebbene il campionato sia ancora lungo, iniziare a guardare tutti gli impegni come delle concrete possibilità per accumulare punti importanti. Senza soffermarsi troppo sul fatto che si tratti di scontri abbordabili o più complicati. È una considerazione figlia della necessità, sebbene sia più che chiaro che la partita col Vicenza sarà abbastanza indicativa. I biancorossi fanno parte del terzetto (le altre sono Latina e Cesena) che, in classifica, vantano un solo punto in più dei granata. Sarà una sorta di scontro diretto, una prova del nove da non fallire. Non servirà essere particolarmente belli ma, questo sì, efficaci. Anche perché vincere darebbe una sorta di sollievo, sotto il profilo mentale, psicologico, emotivo. Battere il Vicenza significherebbe non essere più ultimi. Guardare la classifica e avvertire più coraggio e autostima. «Se siamo ultimi un problema c’è – ha dichiarato Nizzetto nei giorni scorsi -. La prossima partita sarà fondamentale, quasi come una finale. Dobbiamo restare sereni, caricare le pile e battere il Vicenza che è una diretta concorrente». Nella ricetta per tirarsi fuori da questa situazione c’è anche la necessità di non commettere più leggerezze, più o meno giustificabili. Qualcuna s’è vista. E poi confidare anche nella buona sorte. Gli infortuni, tanti, troppi, hanno pesato eccome nell’economia di questo avvio di campionato assolutamente da dimenticare. Anche perché hanno colpito spesso i giocatori chiave. Su tutti Citro, Coronado, Petkovic, Rizzato e Scozzarella. Infine, sarà importante restare uniti, squadra e tifosi ma anche giocatori e staff tecnico. «Abbiamo possibilità immense per crescere», ha dichiarato, proprio il tecnico umbro, domenica scorsa. Cosmi crede nelle possibilità di rilancio della propria squadra. Il momento è delicato ma le ultime due partite hanno sottolineato che le possibilità per invertire il trend, ci sono. Anche perché, a venire in soccorso del Trapani, c’è il calendario. Alla partita col Vicenza, dopo la trasferta di Perugia, seguiranno gli impegni con Spal (in casa) e Pisa (fuori). Chiaro che si tratta di partite molto delicate, ma fare bene nei prossimi 360 minuti di campionato potrebbe consentire ai granata di accorciare il divario dalle squadre che li precedono. Il Trapani ha la possibilità di rilanciarsi e tirarsi fuori dalle insidie che nasconde la zona rossa della classifica”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.